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L’ex assessore Roberto Pirota (Forza Italia) ha atteso il giusto tempo per togliersi i sassolini dalla scarpa, ma ora che le circostanze sono maturate non perdona alla maggioranza il mancato rispetto degli accordi convenuti prima del voto amministrativo del maggio scorso. E, a parte gli aspetti emozionali, Pirota guarda al futuro e promette per la prossima legislatura un percorso sin da adesso fra la gente e con la gente per non arrivare all’ultimo senza un progetto e saper cosa fare.

Come è noto Forza Italia, dopo il risultato elettorale delle amministrative dello scorso anno e dopo aver permesso con i propri voti la vittoria del sindaco Colombo al primo turno, in barba agli accordi, è stata messa alla porta e ciò principalmente per il volere della Lega. Il nostro sacrificio è valso a preservare le stesse poltrone a coloro che erano presenti nel primo mandato del sindaco Colombo, tra assessori e presidente del consiglio. Posizione quest’ultima assunta, senza tenere conto dei diversi equilibri e dei consensi nel frattempo in calo e poi registrati che hanno ovviamente determinato come giusto che fosse l’ingresso in consiglio comunale di altre forze facenti parte dell’attuale maggioranza, rompendo il precedente assetto egemone della Lega, ottenuto dopo i risultati delle amministrative del 2018. Rotto il patto di lealtà, che abbiamo sempre dimostrato e rispettato nei confronti degli alleati, e relegati ora all’opposizione non ci resta altro per come ci hanno considerato e trattato comportarci come tali.

Dall’opposizione parte quindi il nostro lavoro per costruire ciò che manca nel panorama politico di Bareggio: il centro. Un centro politico e civico non populista aperto a tutti i soggetti che si identificheranno nel progetto e condivideranno un percorso volto al servizio della comunità e all’ascolto dei bisogni. Un lavoro comune con tutti coloro che porranno e vedranno “la persona” come centro di interesse, alla quale dare costante ascolto ed alla quale fornire delle risposte concrete in ragione delle necessità.

L’obiettivo, partendo dai nostri valori fondanti, è aprire a tutti i popolari e riformisti per cercare insieme di recuperare lo spazio, oggi solo parzialmente occupato, che sta tra Fratelli d’Italia e il Partito democratico, con l’ambizione di riportare convintamente al voto il maggior numero di astensionisti che si ritrovano all’interno di questo vuoto politico. E’ una partita sicuramente in salita ma che ci può riservare, al contrario di altri, ampie possibilità di crescita. Abbiamo un potenziale su cui lavorare che è immenso e dentro il quale si trovano tutti coloro che in cuor loro potrebbero condividere il nostro percorso.

Dall’operaio, dall’impiegato, dal commerciante, dall’agricoltore, dall’imprenditore, dal libero professionista, dai pensionati, dai giovani ci aspettiamo una risposta forte per dare una scossa, almeno a livello locale, al sistema. Il nostro compito sarà quello di metterci al loro servizio ed ascoltare i loro bisogni e ciò che d’altro avranno da dirci, dai più deboli ai meno deboli.

Andrà costruita una classe dirigente forte ma non violenta, in grado di generare su se stessa attraverso il buon senso nelle azioni e la costante partecipazione dei cittadini, la maggior coesione possibile in ragione degli obiettivi che si è data.

Mancano circa quattro anni alla naturale scadenza del mandato della sindaca Colombo, ma quel che non vogliamo è arrivare, come d’abitudine, alle ultime settimane per decidere cosa fare e soprattutto con chi dividere un percorso. Il nostro non sarà un progetto frutto di un cartello elettorale, sarà al contrario un progetto che dovrà prendere corpo stando in mezzo alla gente e ai loro bisogni e che solo grazie a loro possa maturare e crescere.

Nelle prossime settimane inizieremo ad individuare i primi interlocutori con cui confrontarci e condividere insieme e più nei dettagli le direttrici di questo nostro futuro percorso, basato su un principio per noi imprescindibile, cioè quello che la politica non può ridursi ad un mero affare. Mettersi al servizio dei cittadini per noi è ben altra cosa.

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