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Certo che suscita stupore che il centrodestra non sia ancora riuscito a individuare il candidato sindaco. Un ritardo dovuto a quanto pare alla dirigenza cittadina di Fratelli d’Italia che non riesce a esprimere un candidato. Il che presta il fianco alle critiche, come quelle di Alfredo Di Lisa (Psi) che non si fa sollecitare per mandargliele a dire. “C’era una volta -attacca Di Lisa – la destra. Da storico socialista non ho mai subito il fascino della nostalgia, anzi l’ho sempre combattuta. Spesso però ho lavorato con ex missini per il bene comune e ne ho apprezzato il senso del dovere e l’amore per la nazione. Valori importanti, valori da difendere. Ma ora? Ora non c’è nulla. Vedo un partito a livello locale che non riesce neanche a partecipare alle commissioni del piano governo del territorio. Nessuna idea e nessuna proposta. Il povero Franco Saverino è il nulla cosmico. Ha aperto una micro sede dove non si discute di politica ma del nulla più assoluto.
Dove sono le loro idee, dove sono le proposte? Sulla loro pagina Facebook pubblicano solo cose di Giorgia Meloni ma nulla su Settimo Milanese. Come mai? La riposta è chiara. Perché non ci sono idee per la Settimo del futuro. Ogni giorno, ricevo telefonate di iscritti e di ex iscritti stanchi di questo modo di fare. Siamo a febbraio e il primo partito d’Italia non ha ancora un candidato sindaco, una lista e delle idee programmatiche per la città.

E’ questa la nuova politica? Preferivo la tanto vituperata prima repubblica dove prima arrivano idee e programmi e poi c’era la spartizione dei posti che però era sempre finalizzata all’idea di città. Invito il mio amico Luigi Caracappa (anche lui socialista craxiano come me) e la giovane e brava Diana Malossi a prendersi in mano il partito e di tornare a lavorare per il futuro della città.

Pur sapendo che non potranno vincere, i sondaggi mi danno in testa, c’è bisogno di una destra che anche in minoranza possa lavorare per la città”.

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