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Monica Gibillini
A Bareggio, in base alle normative regionali, dovrebbero esserci 5 farmacie ma quelle attualmente aperte sono solo 3. Come mai? Se lo chiedono la lista civica Bareggio 2013 e la sua rappresentante in consiglio comunale Monica Gibillini. Certo è che mancano all’appello una quarta farmacia comunale, per la quale la giunta Restelli ha esercitato la prelazione nel 2007 e una farmacia privata. La farmacia comunale dovrebbe essere collocata a nord della ex Statale 11 compresa nella zona tra via Monte Nero, Ortigara a nord, a ovest fino al confine comunale e a est fino alla via Montegrappa e San Sebastiano (zona 4). L’ultimo tentativo concreto per realizzare la farmacia comunale è del 2011 durante la legislatura Gibillini, quando venne individuato il poliambulatorio di San Martino come sede per la farmacia – unica proprietà comunale nella zona e avendo il Comune il divieto di aumentare le spese per gli affitti -, ma poi ci fu un ripensamento del consiglio comunale. Da allora più nulla si è saputo.

A settembre 2017 la giunta Lonati ha respinto la richiesta dell’assegnataria della quinta farmacia di spostare il perimetro della zona in cui collocarla da via Montenero a via Redipuglia impedendo l’apertura della farmacia che nel frattempo è decaduta dall’assegnazione. La giunta ha rimesso la risposta ad una lettera del competente ufficio comunale motivata da elementi puramente formali, senza alcuna considerazione sostanziale sul servizio ai cittadini a nord della Statale e anche del parere che la Regione ha fornito al Comune a ottobre 2017. “Se infatti dopo 11 anni -si domanda Gibillini– il Comune non ha aperto la farmacia comunale perché non favorire l’insediamento di una nuova farmacia privata a nord della Statale modificando – con un atto di mera competenza comunale – il confine tra la quarta e quinta zona di soli 180 metri? Una decisione ‘burocratica’ che dimostra scarsa attenzione da parte della precedente amministrazione alle esigenze della popolazione con il risultato che ad oggi tutta la zona a nord della Statale rimane senza un servizio di farmacia. Con l’attuale azzonamento il Comune non ha immobili (a parte il poliambulatorio di San Martino già considerato e poi accantonato come sede farmaceutica nel 2011) dove aprire la farmacia e nella zona cinque non sembrano esserci immobili commerciali idonei per una farmacia privata”. Intanto il 19 ottobre è scaduto il termine del bando regionale di assegnazione delle sedi farmaceutiche che non hanno ancora un titolare.  “Il che  -prosegue Gibillini- potrebbe non portare ad individuare un nuovo soggetto che dovrà gestire la quinta farmacia di Bareggio, come già accaduto per il bando precedente di luglio 2018. Se così fosse è evidente che qualcosa va cambiato e che il Comune, senza ulteriori perdite di tempo, deve assolutamente uscire dalla situazione di stallo che si è creata aggiornando i confini dell’azzonamento e prendere una decisione riguardo alla gestione della farmacia comunale per consentire, finalmente, ai cittadini che risiedono a nord della Statale 11 di avere a disposizione un servizio farmaceutico più prossimo”.

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