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Il Comune, durante la gestione amministrativa di Alfredo Celeste, ha adottato un regolamento per disincentivare l’apertura di locali slot machine nel territorio. Ora il Movimento 5 Stelle le dà atto della lodevole iniziativa. Tuttavia la misura è sin troppo ghiotta per prendersela  con lo Stato vampiro. Infatti in una nota osserva che il portavoce del M5S Davide Rossi, allora membro della commissione decentramento, aveva sostenuto insieme a tutti gli altri membri dell’organismo la predisposizione e l’entrata in vigore del regolamento, considerandolo come una prima azione per combattere un fenomeno che rappresenta una “piaga” sociale classificata e riconosciuta come malattia, la ludopatia.
Il regolamento -ammette- ha prodotto i suoi effetti tant’è che a Sedriano non vi sono sale giochi e il Comune ha vinto addirittura un ricorso presentato in sede giudiziaria da un imprenditore che intendeva aprire un’attività slot machine nel nostro paese e che giudicava il regolamento in questione eccessivamente discriminatorio…. I giudici hanno dato ragione al regolamento e al Comune. Si può quindi affermare che Sedriano, ostacola la diffusione delle slot machine e pertanto rientrerebbe nel perimetro di quei Comuni verso cui lo Stato applicherebbe il decreto “Salva Roma”, riducendo se non sospendendo i flussi finanziari fino al momento in cui tali regolamenti non saranno ritirati. Ma non basta il patto di stabilità, non basta ingegnarsi per ottenere incentivi o agevolazioni.  Proprio verso nuove idee per ottenere risparmio e fondi ci si muove a Sedriano. Il Comune ha aderito alla sperimentazione della nuova legge di contabilità amministrativa degli enti locali, per questo avrebbe diritto ad esenzioni/incentivi/riduzioni sulla quota da riservare proprio per il patto di stabilità. Così facendo il Comune avrebbe avuto più risorse economiche per gestire il bene pubblico… Ma ecco che arriva lo Stato vampiro e così tutti i risparmi, le idee per accumulare risorse vanno a farsi benedire. Allora che fare? Chi si muove davvero per ostacolare l’approvazione del decreto “Salva Roma”? E’ semplice: il Movimento 5 Stelle

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