Ricevo e pubblico questo sfogo di Alfredo Di Lisa, storico socialista, di cui si assume tutta la responsabilità per le affermazioni contenute. “Ovunque io vada, per Settimo Milanese, mi ritrovo la multa sul parabrezza. A volte non nascondo di aver sbagliato a parcheggiare ma stranamente l’unica autovettura multata è la mia. Altre volte sembra di stare in Svizzera, in quanto precisione, e ci si ritrova la multa solo per aver oltrepassato di pochi centimetri la linea bianca… neanche il VAR per il fuorigioco nelle partite di calcio è così fiscale”. Alfredo Di Lisa, pur amareggiato, da politico navigato non inveisce e si limita a evidenziare che troppo spesso l’avversario per prevalere utilizza mezzucci non proprio ortodossi. Certo con l’inflazione e il periodo economico difficile farebbe volentieri a meno di prendere multe, ma a suo dire è vittima di “una vera e propria persecuzione contro la sua persona e soprattutto la sua Saxo”. Di Lisa ricorre a un’immagine suggestiva per rendere l’idea di quel che, a suo dire, sta vivendo. “Ogni mattina in Africa, quando sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina a Settimo Milanese, quando sorge il sole, Alfredo si sveglia e sa che dovrà ricevere una multa dalla polizia locale”. Risultato? “Ora mi ritrovo -puntualizza Di Lisa– con le tasche sempre più piene… ma di multe però! Spero che questo appello fatto dal vostro sito possa dare termine a questa persecuzione. In caso contrario mi vedrò costretto ad azioni esemplari perché in ogni caso il mio silenzio politico non l’avranno mai. La libertà ha un costo e io lo sto sperimentando sulla mia pelle, ogni giorno, pur vivendo in un Paese dove a parole ci dovrebbe essere. Qui la pluralità di pensiero non ha casa. In ogni caso al prossimo consiglio comunale sarò presente per esternare tutto il mio disappunto, perché caso strano con il mio ritorno ufficiale nella politica che conta mi sono ritrovato un attacco senza pari”.