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Sinistra di Sedriano rivendica la precisione e la correttezza con cui ha ricostruito la vicenda dei canoni concessori. E rimanda al sindaco Angelo Cipriani l’accusa che abbia ricostruito i fatti in modo “assolutamente approssimativo e superficiale”. Non solo. Contesta al sindaco l’affermazione che i Comuni che hanno fatto una scelta diversa da quella di Sedriano siano stati pesantemente condannati. SdS non ci sta e ribatte che la “ricostruzione della vicenda è lineare e trasparente e a tal punto rigorosa che senza cambiare nulla di quanto detto nelle opportune sedi istituzionali locali, cioè uffici e consiglio comunale, abbiamo indirizzato i nostri rilievi alla Procura della Corte dei Conti”. Non è finita qui. SdS sostiene che non è vero che vi siano Comuni condannati in primo grado. E sfida Cipriani a produrre “una sola sentenza a supporto delle sue affermazioni è riavrà il nostro credito, oggi pari a zero”. Per SdS è una barzelletta che nessuno abbia detto nulla a tempo debito.

“E’ stata forse una decisione -attacca SdS– condivisa con qualcuno. No, nemmeno col consiglio comunale, né crediamo con un legale per un preventivo parere che ‘con molti soldi in ballo’ sarebbe stato invece più che mai opportuno. Tuttavia nulla vieta di emettere un bel comunicato sulla questione o meglio proporre una discussione in consiglio comunale, così questa vicenda verrà finalmente alla luce e si capirà, forse, se i quattrini reclamati rientreranno nelle casse comunali. Per come la vediamo noi: improbabile, molto.”   Infine SdS trova che sia “un’altra divertente storiella quella delle mancate osservazioni al Pgt adottato nel 2015, da parte dei 5 Stelle con la giustificazione che ‘i commissari non avendo indirizzo politico si sarebbero limitati ad applicare la legge’. Una scusa che etichettiamo, da signori, come  ridicola. In realtà sullo sviluppo urbanistico, del dove e del quanto, non hanno alcuna idea, proprio nessuna. Anzi, due! Una è quella di cambiare il Pgt con incontri verbali e informali con i costruttori, modificando la modalità di allaccio all’ex Statale 11: l’altra quella di consentire la costruzione di un piano in più alle previste 6 palazzine, anziché 4 piani, 5, il tutto nell’interesse della cittadinanza. Anche noi però abbiamo un dulcis in fundo, sveglia! Una profonda letargia che dura da tre anni, sveglia!”.

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