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Roberto Scurati

L’area feste continua a essere al centro dell’attenzione politica, ma anche delle polemiche più furiose. Sì, perché la decisione dell’amministrazione Cipriani di interdire l’accesso all’intera area ha finito per scatenare l’irritazione della Lega nord. Infatti il consigliere leghista Roberto Scurati, trovando per così dire anomala la chiusura dell’area, si è risolto di mandare la documentazione al prefetto per chiedere se la determinazione della giunta è stata legittima o meno. Insomma non gli è andato giù che in municipio abbiano chiuso il complesso non essendoci a suo modo di vedere le esigenze  accampate nell’ordinanza come urgenti e indifferibili. Ma, al di là della presa di posizione e dell’eventuale risposta del prefetto, sullo sfondo rimane il deterioramento a cui è stata di fatto condannata l’area con la vertenza innescata dai commissari straordinari.
Come si ricorderà il 31 luglio 2014 aveva citato in giudizio l’impresa costruttrice Coruzzi Spa di Parma, l’ingegner Angelo Munari (direttore lavori) e l’ingegner Angelo Massetti (collaudatore) per i lavori del lotto A. L’attuale amministrazione, che si è ritrovata in eredità il contenzioso, non ha accettato  le conclusioni del Ctu (consulente tecnico d’ufficio), incaricato dal Tribunale di Milano, ovvero di chiudere la controversia liquidando alla controparte 227.598 euro. Secondo l’amministrazione Cipriani ci sarebbero invece spazi per uscire vincenti dalla causa e sulla scia di questo convincimento si è fieramente opposta. Ma nell’eventualità che il Tribunale si pronunci diversamente il costo per l’ente sarà salato. Non resta allora che aspettare il verdetto, ma nel frattempo la struttura fra chiusure parziali e totali è destinata per l’abbandono all’inarrestabile degrado e alla fine, considerando i tempi lunghi della giustizia, non sarà che un cumulo di macerie. Il modo perfetto per sprecare e gettare al macero gli 820.000 euro investiti dall’amministrazione Celeste per realizzare l’opera.  

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