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I residenti delle case ex Gescal di via Fagnani contavano sui media per smuovere dall’immobilismo l’Aler e decidersi ad agire. E non si sono sbagliati. L’Aler, infatti, come si è diffusa la notizia che la sala riunioni del complesso abitativo era stata occupata abusivamente da giovani provenienti dai paesi viciniori, non si è fatta pregare per intervenire. Così ha sigillato il locale per impedire ai giovani di entrare e intrattenersi fra musica ad alto volume, alcool e droga. Ma l’ha anche ripulito dai rifiuti: avanzi di cibo, mozziconi, bottiglie e lattine di birra,  scarti indicanti consumo di droga. Un’azione che forse non si aspettavano neppure i residenti, ma così è stato. Per una volta la risonanza mediatica è stata così incisiva da spingere l’Aler a fare la sua parte. Tuttavia, nonostante che l’accesso allo spazio è interdetto, i residenti sono ugualmente preoccupati, perché temono che i ragazzi si intrattengano sotto i portici o si fermino con le macchine a ridosso delle case e ricomincino come prima. Loro vorrebbero che il cancello d’accesso, che resta sempre aperto, venga chiuso per scongiurare l’ingresso ai non residenti. Ma l’Aler non sembra, almeno per ora, sentirci da questo orecchio.

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