Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News

Più l’appuntamento con le urne (26 maggio) si avvicina e più centrodestra e centrosinistra si scambiano accuse e mazzate. Un refrain che va in scena puntualmente in ogni campagna elettorale, ma stavolta sembra che sia più accesa. La posta in palio è alta e si capisce che i contendenti dismettano il bon ton nella speranza vera o illusoria che così possano catturare l’attenzione degli elettori. Il sindaco uscente Yuri Santagostino se la prende con il centrodestra per il programma elettorale, a suo dire, scopiazzato. “Il programma del centrodestra -afferma- è praticamente tutto copiato da quello di Luciano Bassani del 2009. Non hanno preso spunto da quel documento, hanno proprio copiato pari pari impegni e citazioni da un programma di 10 anni fa. Vogliono fare tornare indietro il nostro Comune a 10 anni fa, sulla base di un programma che dopo cinque anni i cittadini di Cornaredo hanno già ampiamente scartato”.
Ma seppure fosse così,  il copyright resta, pur sempre, in famiglia. Intanto la coalizione di centrodestra contesta la proposta contenuta nel programma del sindaco uscente, del Pd e della sinistra, che parla apertamente della volontà di realizzare una consulta per stranieri a Cornaredo (la proposta è scritta a pagina 6 del programma di coalizione, penultima riga). Il centrodestra ritiene che la proposta sia sbagliata  radicalmente. Da qui la sua netta contrarietà. Ma, a suo giudizio, sono i numeri a dire che è una scelta fuori luogo “In Lombardia -spiega il centrodestra- ci sono 1.153.835 stranieri. Solo a Milano e provincia, seconda solo a Roma per numero di stranieri residenti, se ne contano 459.109. Il numero di clandestini stimato supera le 150mila unità, di cui circa 85mila nella provincia di Milano. Con questi numeri, la prima urgenza è fermare l’immigrazione clandestina e irregolare, ristabilire le regole della convivenza civile e rimpatriare chi non ha diritto di rimanere in Italia e a Cornaredo”. Solo dopo -puntualizza il centrodestra– è possibile parlare di come avviare forme di convivenza rispettose delle nostre tradizioni, delle leggi e dei nostri usi e costumi. Ora invece occorre ristabilire le regole. “Non vogliamo accettare supinamente -afferma Renato Laviani, candidato sindaco del centrodestra- l’illegalità e la presenza diffusa di un’immigrazione che -basta guardare alle statistiche delle forze dell’ordine- porta insicurezza e reati. Non vogliamo vivere sotto una campana di vetro, ma neppure accettare un’immigrazione senza freni. No alla consulta per stranieri e immigrati, sì a legalità e rispetto delle regole”. 

Lascia un commento