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“Non è certo con provvedimenti come l’Area B -afferma Silvia

Silvia Scurati

Scurati, consigliera regionale della Lega– che è possibile risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico e i dati forniti dall’Arpa non fanno altro che confermarlo”.  Scurati è intervenuta sulla scia delle analisi effettuati dall’Agenzia Regionale Protezione Ambiente dopo l’introduzione dell’Area B a Milano per manifestare contrarietà a misure che sono tutt’al più dei pannicelli caldi. “Il PM10 è addirittura aumentato -puntualizza Scurati– e in questo ambito le misure demagogiche non servono a nulla, occorrono invece importanti interventi strutturali non solo per quanto riguarda il traffico veicolare, ma anche per quanto concerne le altre fonti di inquinamento, a partire dal riscaldamento”. E attacca. “Quanti sono gli edifici di proprietà pubblica -aggiunge Scurati– con caldaie ancora obsolete? E’ necessario passare dall’improvvisazione a una seria programmazione di interventi e di investimenti di rinnovamento e di gestione delle fonti di calore”.
Ma non è tutto. “Non dimentichiamo poi che l’Area B – conclude Scurati– è una misura imposta dal Comune di Milano senza nessun accordo con altre realtà coinvolte, né con i Comuni della Provincia e nemmeno con Regione Lombardia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: cittadini e fasce più deboli della popolazione fortemente penalizzate senza nessun risultato positivo sul fronte della lotta all’inquinamento”.

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