“Partecipare a queste iniziative -continua la Lega-, è assolutamente importante per effettuare una capillare opera di prevenzione e per far sentire ai cittadini la presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Va altresì detto che, partecipando a queste iniziative, si acquisiscono punti in graduatoria per vedersi poi riconosciuti fondi in tema di sicurezza, come per esempio, l’ultimo bando di gara dove la stessa Regione Lombardia ha stanziato 400.000 euro per l’acquisto di telecamere mobili che verranno poi assegnati ai Comuni vincitori”. Non è tutto. “Ora noi non sappiamo -chiosa la Lega– cosa abbia portato il sindaco a prendere tale decisione, ma, certamente sappiamo che quella sera il sindaco era al Teatro Agorà e che i nostri agenti di polizia locale, il mese scorso, sono stati autorizzati a presiedere il Gran Premio di Monza… A questo punto lasciamo ai cittadini le conclusioni”.
Ma perché la polizia locale non ha partecipato all’Operazione smart, ovvero un servizio monitoraggio aree a rischio del territorio)? A chiederselo è la Lega cittadina che non si capacita come mai l’amministrazione comunale attraverso la polizia locale non abbia partecipato all’iniziativa, che è andata in scena nella notte del 13 ottobre scorso, sotto il coordinamento dell’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato e che ha coinvolto 10 Comuni capofila, tra cui Magenta e altri 60 come Settimo, Cornaredo, Bareggio, Vittuone, Corbetta con oltre 330 agenti impegnati fino alle prime luci dell’alba. L’operazione -spiega la Lega– è valsa a controllare circa 3.800 veicoli, emettere più di 800 verbali di infrazione, effettuare 26 fermi e sequestri, sottoporre 540 guidatori ad alcool test e ritirare 28 patenti, ma, soprattutto è servita per evitate le stragi del sabato sera.