Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News
Don Danilo Dorini non è solo attento alla vita pastorale, ma anche a quella della comunità civile. E in vista delle elezioni comunali ha avvertito l’esigenza di esternare le sue riflessioni, prendendo spunto dalle parole del cardinale Zuppi e di monsignor Crociata sul volto per l’Europa e che, a suo giudizio, sono adattabili anche per quello amministrativo.
Scrivono i due prelati: “Facciamo appello a tutti, candidati e cittadini, perché sentano quanto sia importante compiere questo gesto civico di partecipazione alla vita e crescita dell’Unione. Non andare a votare non equivale a restare neutrali, ma assumersi una precisa responsabilità, quella di dare ad altri il potere di agire senza, se non addirittura contro, la nostra libertà. L’assenteismo ha l’effetto di accrescere la sfiducia, la diffidenza degli uni nei confronti degli altri, la perdita della possibilità di dare il proprio contributo alla vita sociale, e quindi la rinuncia ad avere capacità e titolo per rendere migliore lo stare insieme nell’Unione europea”.

La premessa – aggiunge – per due constatazioni:

  1. Assenteismo, giovanile in particolare, è un rischio quanto mai fondato. Mi chiedo: che interesse coltivano i giovani per la politica, forse anche solo pura informazione? In vari Paesi europei votano anche i sedicenni. I casi sono due: o sono più maturi dei loro coetanei italiani oppure, se si somigliano, qual è il criterio della loro scelta, ammesso che si rechino alle urne? Anche a costo di non essere ‘moderno’ io sarei per alzare, e non per abbassare, l’età.
  2. La realtà è proprio cambiata. Nelle prime due Repubbliche, quella pretangentopoli e quella ‘berlusconiana’, si diceva che gli elettori di destra sarebbero andati al mare in caso di bel tempo, ora accade il contrario: il timore è passato nell’altra metà del campo.
Staremo a vedere

Lascia un commento