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“Ma a che gioco sta giocando l’amministrazione Re? Prima aderisce al patto locale di sicurezza e poi, almeno sinora, si è disinteressata tanto che i nostri agenti non hanno partecipato a nessun pattugliamento. Non è un approccio serio e coerente con gli impegni presi. Certo, è vero, che il sindaco Re in qualche riunione ha manifestato riserve sul progetto, ma nessuno l’ha obbligato ad aderire. Un modo assurdo di comportarsi che non fa onore né a lui né all’assessore alla sicurezza Rigo. Se l’intento è autosabotare il servizio, facciano pure”. L’ex vicesindaco Adelio Pivetta (Lega) è molto critico sul modus operandi dell’amministrazione comunale che non è, dal suo punto di vista, in linea con gli obblighi una volta approvata la convenzione. Non è tutto. “Lo sconcerto non finisce qui -aggiunge Pivetta-, poiché né amministratori né tantomeno il comandante della polizia locale hanno presenziato il 9 luglio, a Magenta,  al via del servizio di monitoraggio delle aree a rischio del territorio (Smart).

Una mancanza di sensibilità e attenzione che non era immaginabile, ma così è stato. L’assenza ha fatto venire meno una quota del contributo che la Regione destina ai Comuni aderenti al servizio. L’anno scorso sono stati dati circa 31.000 euro. La defezione potrà penalizzare in futuro il Comune in materia di contributi, ma in municipio non importa evidentemente nulla”. 

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