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Giancarlo Lonati

L’ex sindaco Giancarlo Lonati (Pd) non ci sta che la corte Madonnina, che si trova nel centro del paese, venga considerata alla stregua di un vecchio edificio di cui liberarsi come se fosse una cosa di scarso valore. E in questa nota che pubblico prende posizione contro la decisione dell’amministrazione Colombo. Nel consiglio comunale di dicembre si è approvato il piano di alienazione di un’area di Bareggio, definendola con il solo foglio mappale e particella catastale, quasi fosse un’area marginale e priva di importanza. Solo dopo una certa insistenza di richiesta di specifiche delucidazioni si è scoperto trattarsi del “cortile Madonnina”, che per i cittadini di Bareggio riveste un’importanza di un certo rilievo perché di proprietà comunale e in quanto cortile utilizzata per dare alloggio a cittadini in stato di indigenza o comunque in difficoltà. Dobbiamo dire con estrema sincerità che ci siamo trovati in imbarazzo sentendo che si vuole vendere quest’area dove sorgono diversi appartamenti, che sì, certamente hanno la necessita di essere completamente ristrutturati e rimessi a norma, con importanti somme di denaro, ma che possono rappresentare una risposta al fabbisogno di alloggi perché anche il nostro Comune non è avulso da questa esigenza. Ma quello che più ha infastidito è questo modo di fare: non viene neppure vagamente menzionato in nessun luogo che si ha l’intenzione di vendere questo cortile pubblico, lo si descrive anche in delibera di consiglio, citando solo parametri tecnici quali il mappale e la particella catastale, quasi a non far trasparire di che area si stia discutendo, quasi ad eludere il fatto che si tratta di un’area centrale del Comune utilizzata per scopi sociali, quasi per far si che i cittadini non sappiano di cosa si discute, quasi a non disturbare i manovratori, che anche in questo caso non si smentiscono nell’agevolare l’imprenditoria privata, minimizzando sulla scelta fatta dettata dallo stato di grave precarietà del cortile stesso. Sperando che su questo argomento vi sia un ripensamento e si decida di investire nella ristrutturazione straordinaria di questo cortile, cercando di recuperare una parte del patrimonio storico del nostro paese, in caso contrario rinunceremmo ad un bene centrale del Comune la cui vendita non porterà alcuna utilità, neppure economica, ma che anzi impoverirà il nostro paese di risposte sociali essenziali per i nostri concittadini.

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