In municipio ci si affanna a trovare la quadra per approdare all’approvazione del bilancio 2019, che è all’ordine del giorno del consiglio comunale di mercoledì 10, alle 18. Ma fuori c’è invece chi fiducioso s’ingegna ad avanzare proposte da inserire nell’esercizio. Infatti dei cittadini, curiosamente, hanno inoltrato all’ex presidente del consiglio Livio Fagnani, e non già all’assessore di competenza Maikol Bergamaschi, un documento in cui sono contenute delle proposte per migliorare il commercio e la vita cittadina. Una circostanza davvero singolare, che lascia ipotizzare che Fagnani, pur non avendo alcuna carica esecutiva, gode di considerazione e credibilità da spingere i cittadini a rivolgersi direttamente a lui. Una bizzarria, ma tant’è. Ma quali sono le proposte segnalate? Si tratta di azioni volte allo sviluppo dei servizi alle imprese e alle persone. Ovvero il rilancio dei negozi di vicinato, il ruolo e la collocazione del mercato nelle aree adiacenti al centro, la valorizzazione del centro storico e la promozione di eventi per rendere attrattivo il paese.
Punti che erano nel programma amministrativo, ma con il tempo sono finiti sullo sfondo sino a sparire dai radar. Il forte richiamo di adesso sarebbe forse l’occasione per riportarli in primo piano. Ma c’è la volontà? D’altra parte i negozi di vicinato giocano un ruolo decisivo, poiché, costituendo un momento di contatto fra i cittadini e la comunità locale, svolgono una rilevante funzione di integrazione sociale. Non solo. La loro importanza è ancora maggiore se si consideri il progressivo invecchiamento della popolazione. Insomma valorizzare la presenza del commercio nei contesti abitati non solo rende più vivibile il paese, ma esercita anche un’influenza sull’economia e dà risposte ai bisogni dei cittadini. Saranno prese in considerazione? Chissà, ma intanto la commissione finanze sembra orientata a dare parere negativo al bilancio predisposto dall’assessorato. Se così dovesse essere, non sarebbe un buon viatico. Ma Fagnani, che è stato chiamato direttamente in ballo dai cittadini, in caso di non accoglimento delle proposte farà spallucce o prenderà le distanze dalla maggioranza? O chiederà in consiglio comunale, come si vocifera, che l’assessore competente rimetta la delega al commercio? Lo scenario che si prefigura non sembra “splendido splendente”…