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Tutti contenti, tutti felici in maggioranza per l’approvazione del bilancio 2019. Ma è stata una faticaccia e in un clima di forte tensione. Un traguardo raggiunto quando qualche timore che l’esercizio non venisse approvato incominciava a serpeggiare in maggioranza, ma, come sempre, nei momenti delicati si ritrova l’unità e si va avanti come se nulla fosse stato. Non c’è da sorprendersi: così funzionano le cose in politica. Ogni momento si rinasce non ricordando più nulla di prima e si ricomincia con rinnovata voglia in attesa che qualche nube si avvisti all’orizzonte. Il più entusiasta è parso l’assessore al bilancio Maikol Bergamaschi, nonostante che il consigliere d’opposizione Diego Manfredi (M5S) l’abbia apostrofato, riportando le parole pronunciate da Livio Fagnani in commissione, come il peggiore assessore al commercio, che con l’approvazione si è sentito rivitalizzato e più forte e per comunicare urbi et orbi la sua soddisfazione si è fatto fotografare sorridente con il documento finanziario in mano insieme agli altri componenti della giunta e della maggioranza.
Un entusiasmo forse esagerato, se si consideri che l’esercizio è stato approvato oltre il termine del 31 marzo, con la spada di Damocle sul collo del commissariamento dell’ente se non fosse stato adottato, con l’opposizione uscita dall’aula e due mozioni d’ordine con cui si chiedeva la sfiducia del sindaco Stefano Zancanaro e si contestavano i termini della convocazione del consiglio comunale. Tuttavia, a bocce ferme, qualche interrogativo la maggioranza se lo dovrebbe chiedere. Sì, perché non è rituale approvare un bilancio che la commissione finanze aveva bocciato.  Ma ai piani alti del municipio interessa  veleggiare, magari a vista, purché si navighi. La partita non sembra però finita, perché c’è in ballo un ricorso al prefetto. Non resta che aspettare

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