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I gruppi politici della maggioranza se le stanno dando di santa ragione, a sentire il Partito democratico,  tanto che la sceneggiata gli ha fatto tornare alle mente una parola… ambaradan. Sì, un termine che nel linguaggio comune indica un insieme disordinato di elementi, un guazzabuglio, una grande confusione. Da qui lo spunto per darle a sua volta di santa ragione a giunta e maggioranza. E in questa che ricevo e pubblico ne spiega il motivo. “Il termine ambaradan ha avuto origine dall’Amba Aradam un massiccio Etiope presso cui, nel 1936, avvenne una cruenta battaglia tra italiani e abissini. Durante questa battaglia le truppe italiane erano alleate con alcune tribù locali ma, a seconda delle trattative in corso, alcune di queste si alleavano a loro volta con il nemico, per poi riaffiancare i soldati italiani”. Vi viene in mente qualche cosa? Ci sarebbe da chiedersi anche cosa succede in Comune, ma per avere una risposta a questa domanda ahinoi ci rimangono solo i giornali locali dove si trovano ampi resoconti su dimissioni di consiglieri già presentate e pronte da ripresentare, presidente del consiglio che non firma la convocazione del consiglio, assessore alle finanze che accusa pubblicamente l’assessore al territorio di prendere in giro i cittadini, l’assessore al territorio che risponde per le rime, ecc…

Il Partito Democratico non è interessato ai rapporti personali di coabitazione degli amministratori che assomiglia sempre più ad una lotta fra galli in un pollaio con lo scopo di recuperare l’attenzione di elettori che hanno perso la pazienza. A noi cittadini rimangono aule scolastiche allagate, rifiuti sparsi nel parco sud, mancanza di videosorveglianza, problemi enormi dei pendolari colpevolmente ignorati, contributi regionali rifiutati in un paese che piano piano si va spegnendo mentre si cerca di far passare come grandi opere la ri-piantumazione di un aiuola, la riparazione dell’impianto di irrigazione, l’acquisto di un trattorino la riparazione dell’impianto di illuminazione o l’acquisto di uno strabiliante proiettore di luci per ipnotizzare i bambini (vedi obei obei).

E alla fine rimangono solo due domande per i nostri prodi amministratori: 
Quali sono le nuove linee programmatiche che dovevano nascere dalla unione dei due programmi elettorali delle forze che attualmente governano il Comune? E che erano avversarie e ora le ritroviamo alleate? Ricordiamo inoltre che il neoassessore non aveva approvato il programma del sindaco a inizio legislatura. Come si vuol intervenire per la difesa del nostro territorio tanto promessa dal sindaco con lo stop al consumo di suolo. Siamo convinti che non è un caso che l’iperattivismo del neoassessore su questo argomento sia inesistente. In Comune c’è un incarico a tecnici già finanziato dal 2015 per la revisione del piano di governo del territorio, ma come può il neoassessore cambiare un piano che lui stesso aveva approvato, e per di più seguire le direttive del sindaco completamente opposte alle sue?

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