Danilo Patané |
Ricevo e pubblico questa nota dal coordinatore azzurro Danilo Patané sulla recinzione del monumento della Pace.
Non siamo i soli ad essersi accorti che l’amministrazione a 5 Stelle transenna e transenna ovunque trova qualcosa alla quale non sa o non riesce a dare un rimedio, e purtroppo sono parecchie le transenne in giro per il paese. L’ultima è stata schierata intorno al monumento della Pace nei giardini adiacenti la scuola elementare, mediante un’ordinanza del tutto sballata e affissa alle transenne appunto. Infatti nel provvedimento si cita un ex sindaco che nel 1992 avrebbe dovuto provvedere a chiudere l’accesso al monumento dove invece (a dire del sindaco) nulla è stato fatto. Ma ciò non corrisponde al vero in quanto le passate amministrazioni si facevano carico almeno di chiudere l’accesso dei giardini durante la notte o comunque avevano installato una telecamera proprio all’interno del giardino onde scoraggiare la frequentazione di malintenzionati.
Recintare il monumento sarebbe del tutto in contrasto con il significato stesso dell’opera, di per sé non particolarmente gradevole dal punto di vista architettonico. Purtroppo nel corso degli ultimi quattro anni diversi atti di vandalismo sono stati compiuti in danno del monumento, l’ultimo lo scorso agosto ne ha completato l’opera di degrado. La cosa curiosa è che fa bella mostra di sé una telecamera piazzata proprio nei giardini che oltre a garantire la sorveglianza di un posto così frequentato e da tutelare, avrebbe potuto individuare il responsabile rapidamente riprendendone le gesta criminose e invece forse proprio questa videocamera non funziona e quindi nessuna tutela dei cittadini che frequentano il parco che sono soprattutto mamme con bambini e nessuna prova inconfutabile dell’autore dell’ultimo atto vandalico, rubricato dal codice penale come reato di danneggiamento aggravato, se su cose o beni pubblici. Quindi non una marachella da punire con un buffetto sulla guancia.
Recintare il monumento sarebbe del tutto in contrasto con il significato stesso dell’opera, di per sé non particolarmente gradevole dal punto di vista architettonico. Purtroppo nel corso degli ultimi quattro anni diversi atti di vandalismo sono stati compiuti in danno del monumento, l’ultimo lo scorso agosto ne ha completato l’opera di degrado. La cosa curiosa è che fa bella mostra di sé una telecamera piazzata proprio nei giardini che oltre a garantire la sorveglianza di un posto così frequentato e da tutelare, avrebbe potuto individuare il responsabile rapidamente riprendendone le gesta criminose e invece forse proprio questa videocamera non funziona e quindi nessuna tutela dei cittadini che frequentano il parco che sono soprattutto mamme con bambini e nessuna prova inconfutabile dell’autore dell’ultimo atto vandalico, rubricato dal codice penale come reato di danneggiamento aggravato, se su cose o beni pubblici. Quindi non una marachella da punire con un buffetto sulla guancia.
La sicurezza e la tutela dei cittadini a partire proprio dalle videocamere (poche a dire la verità), installate e possibilmente funzionanti dovrebbe essere una priorità irrinunciabile per una amministrazione che ne avesse a cuore il problema, purtroppo questa a 5 Stelle invece di operare con meticolosità, ha pasticciato con l’assetto della polizia locale, quindi fatica a trovare uno o due agenti in più per rinforzare l’organico ed anzi toglie dall’incarico quelli che ci sono destinandoli ad altro o sostituendoli con figure apicali di cui non vi era necessità vedasi la vicenda dell’ex comandante Porro, destituito anche a causa di altro pasticcio dell’amministrazione nei lavori di via Mazzini e dintorni.
Quindi si spendono denari inutili per le transenne e così si pensa d’aver risolto il problema e non se ne parli più…