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Ricevo e pubblico questa nota del gruppo ViviAmo Vittuone in cui denuncia che l’ex sindaco Enzo Tenti si è detto pronto nell’ultimo consiglio comunale a supportare l’amministrazione Zancanaro. Il che non è un’ipotesi peregrina, visto che sono mesi che Tenti non interviene e non dice nulla sul modesto operato dell’esecutivo. Ma si domanda anche se tutto ciò basterà a scongiurare la fine anticipata della legislatura.
Al di là delle solite dichiarazioni di maniera del sindaco e della sua vice (in verità assai frequenti) non è dato sapere il livello di coesione interna in grado di garantire il rispetto del programma elettorale e la continuità di questa amministrazione comunale. Nel giro di poco tempo sarà chiaro se il pressing del vicesindaco avrà raggiunto l’obiettivo, e cioè chiudere i rubinetti a questa giunta. Il «sì» arrivato nell’ultimo consiglio comunale sulla disponibilità annunciata dall’ex “nemico” Tenti a supportare questa amministrazione, sembra mettere la strada in discesa.

Ma l’esperienza insegna che in vicende così delicate, il diavolo sta nei dettagli. È certo, però, che la corsa ad ostacoli della giunta e la probabile crisi non è mai stata così vicina. Ed è certo che se il cammino della giunta resterà ancora privo di un confronto democratico, senza coinvolgere le forze vitali del nostro paese, con un atteggiamento arrogante e di assoluta chiusura su ogni proposta per vivere meglio a Vittuone, il malcontento e l’ipotesi di una fine anticipata sarà sempre più concreta. Tenti o non Tenti: i cittadini conoscono bene la storia e l’affidabilità di tutti gli attori sul palco. Soprattutto gli elettori leghisti che non volevano più saperne di Tenti & Co.Ormai è troppo evidente lo scollamento tra gli impegni elettorali e i fatti di questa amministrazione. Di promesse ne abbiamo le orecchie piene: sono i fatti che mancano. Il primo, sulla nomina delle commissioni, ancora oggi in alto mare, il secondo sulla convocazione del consiglio comunale sul tema della Villa Venini e il suo parco, sul mercato, sulla sicurezza, sulla farmacia e molte altre questioni sono lì a dimostrarlo. Senza dimenticare il completo sfascio e il caos portato a livello di organizzazione della macchina comunale, dove stiamo assistendo a una fuga dei responsabili di settori chiave. Come faranno a garantire la gestione dei servizi? Perciò la domanda che tutti i vittuonesi – anche chi ha dato la fiducia a Zancanaro – dovrebbero porsi, al di là degli interessi di bandiera (di partito con i due assessori esterni) è: riusciranno a rispettare il mandato sancito dal voto? Essere ottimisti senza un’onesta analisi della situazione a Vittuone, in pratica, equivale a un atto di fede, più che di concreta speranza per i cittadini di Vittuone, ai quali non resta che muoversi (subito, senza aspettare i minuetti politici) per superare questa gestione che sta portando solo danni e procrastinando scelte che dovevano essere già in agenda da subito dopo il voto.

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