Giulia Pedroli, pur prendendo 92 voti alle elezioni comunali del 2013 e staccando nettamente gli altri candidati della sua lista, non era riuscita a entrare in consiglio comunale per via del quorum che non aveva fatto scattare il secondo seggio al Movimento 5 Stelle. Ma ora, anche se a metà legislatura, c’è l’ha fatta a conquistare il seggio. Infatti le dimissioni di Simone Ligorio le hanno spianato la strada e mercoledì ha fatto il suo debutto in aula. Un’occasione per farsi le ossa e magari aspirare a qualcosa di più. Sì, perché Giulia è figlia d’arte, ovvero di Paolo Pedroli che nella vita politico-amministrativa cittadina da sempre recita un ruolo, se non in maniera diretta, quanto meno dietro le quinte.
Oggi per esempio con la sua associazione Nuovi orizzonti si adopera a mettere in primo piano temi e criticità, proporre soluzioni e in qualche modo influenzare l’agenda dell’amministrazione comunale. Ma, a parte ciò, Giulia ha una sua identità politica e poi essendo stata folgorata dai cinquestelle si muove conseguentemente. Certo qualcuno quando ha visto che aveva preso tanti voti di preferenza senza particolare attivismo ha storto il naso e associato le sue fortune elettorali alla mobilitazione del padre. Ma ora è un’altra storia, tutta da scrivere.