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Enrico Bodini
Enrico Bodini, anche se non ricopre cariche né politiche né istituzionali per sua scelta, è ugualmente attento alla vita pubblica. E anche stavolta, amando Vittuone, interviene per dire la sua a cominciare dalla constatazione che nel consiglio comunale di giovedì 29 non sono all’ordine del giorno le linee programmatiche dell’amministrazione Lega-Restelli, come lui la denomina. Ma, a parte la annotazione, Bodini trova che l’amministrazione, pur avendo tante e complesse questioni da affrontare, sia invece “concentrata (e sembra appagata) su interventi che fanno qualche volta sorridere, come l’esultare per aver ottenuto da Telecom ripristini stradali più ampi o enfatizzi come propri lavori già programmati e deliberati dall’amministrazione Bagini, come l’eliminazione dell’eternit sul municipio o sull’edificio di via Volontari libertà, oppure già conclusi dal commissario come la riapertura del centro socio-sanitario di via Gramsci”.

Tuttavia Bodini le concede che “va bene anche la maggior cura nelle piccole manutenzioni (poi magari ci si dimentica di pulire i canali di gronda delle scuole e ci sono infiltrazioni dell’acqua), ma sapere che gli assessori hanno acquistato direttamente gli innaffiatoi del cimitero mi interessa meno che conoscere come la giunta intenda procedere sulla ristrutturazione della Villa Venini o quali sono le linee guida date ai progettisti per la variante in corso del PGT (piano di governo del territorio)”. Infine la stoccata. “Dopo 10 anni dalla delibera in consiglio comunale del centro commerciale ‘Il Destriero” (e siamo vicini alla scadenza della convenzione) come si intende chiudere i lavori previsti ma non ancora attuati. I passaggi pedonali semaforizzati sulla ex Statale vengono confermati o si farà il sottopasso? La piscina ed il centro sportivo sono collaudati? Come si affronterà la dismissione già prevista della farmacia comunale? Il Comune di Orio al Serio (situazione simile a Vittuone) ha ceduto la propria quota della farmacia comunale ed ha incassato oltre un milione e trecentomila euro; e Vittuone cosa farà? Confermerà la dismissione o continuerà nella gestione? Capisco che è più semplice concentrarsi sul taglio dell’erba nei giardini pubblici che non aprire ai vittuonesi il parco della Villa Venini, ma l’amministratore pubblico deve dare gli indirizzi, indicare e trovare le soluzioni ai problemi, per i lavori ordinari ci sono i tecnici comunali”.

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