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I giochi di prestigio sono proprio finiti a dispetto dell’incauta affermazione del sindaco Giancarlo Lonati che “l’assessora Bona ha lavorato bene e resta”. Sì, perchè le liste civiche (Voi con noi e In volo) hanno dato proprio oggi l’ultimatum al Partito democratico sulla vicenda dell’assessora Bona: o entro giovedì, prima del consiglio comunale, la questione sarà risolta, oppure usciranno dalla coalizione. E a quel punto sarà crisi, anche se la maggioranza potendo, forse, contare sul voto di Roberto Galli (sinora differenziandosi dal gruppo civico ha preso le difese di Bona), non andrebbe in frantumi. Ma è un azzardo confidare su un voto ballerino per andare avanti per tutta la legislatura e sopravvivere galleggiando senza combinare granché.
L’ipotesi di sostituire eventualmente le liste civiche con il Nuovo centrodesta per puntellare la maggioranza appare improbabile, anche se nulla è scontato. La certezza allo stato è che Giuliano Colombo, coordinatore delle liste civiche, nell’incontro andato in scena stamattina nella sede del Pd con il segretario Ivan Andrucci e il capogruppo consiliare Tina Ciceri è stato molto chiaro, ovvero o si rispettano gli accordi politico-programmatici siglati a giugno scorso con tanto di impegni da perseguire e realizzare, oppure ognuno per la propria strada. I due interlocutori hanno preso atto della richiesta, ma non si sono sbilanciati. In ogni caso non si tratta di mandare a casa Bona per un capriccio, ma per il fatto che non è stata in grado di riorganizzare la macchina amministrativa per la quale era stata scelta. Di conseguenza per le liste civiche gli accordi programmatici sono venuti meno e, a suo giudizio, se si vuole veramente rilanciare l’attività amministrativa con la stessa coalizione bisogna velocemente chiudere la pratica che ha fatto perdere sin troppo tempo e magari dar vita anche a un rimpasto dell’esecutivo. La scelta di privilegiare il rapporto diretto con il Pd, partner di maggioranza, e non con il sindaco significa che le liste civiche vogliano dare una soluzione politica alla vicenda e chiudere la porta a ogni tentativo di politiche personali. Come finirà?