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Ma che succede nella lista civica Io amo Bareggio? Forse un caso, forse no, lotte intestine, chissà… Certo che pare proprio alle prese con la sindome delle dimissioni. Infatti ben tre dei suoi eletti al consiglio comunale per ragioni diverse, pur subentrando in corsa, hanno gettato l’uno dopo l’altro la spugna nel giro di meno di cento giorni dal successo elettorale. E così prima si è dimessa Elvira Grassi per motivi di lavoro, poi ha lasciato Maurizio Grassi, che l’aveva sostituita, anche lui chimatosi fuori per ragioni lavorative e infine l’ex assessore Giancarlo Menescardi, entrato in consiglio comunale al suo posto, per l’impossibità di conciliare le esigenze familiari, il lavoro e l’impegno istituzionale.
Troppo per non suscitare qualche dubbio sull’inconsueto evento tant’è che qualcuno ha visto nella successione delle dimissioni la realizzazione del disegno della lista, che fa parte della maggioranza, di mandare in consiglio comunale l’esperto e immarcescibile Gian Battista Maggiolini, che, essendo pensionato, appare improbabile che possa lasciare il seggio. Com’è, come non è, lo stato dell’arte è questo. L’unica certezza è che fenomeni in cui si fa a gara per abbandonare il posto non si rintracciano nella storia amministrativa cittadina. Del resto per essere letti si sgomita e ognuno, almeno quello che sinora si è visto nella vita politico-amministrativa locale, si tiene stretto il posto che è riuscito a gudagnarsi. Gli eletti di Io amo Bareggio evidetemente fanno eccezione. Non a caso il presidente del gruppo Gianfranco Colombo ha dichiarato alla stampa che si rende conto della curiosa circostanza, ma si tratta semplicemente di una pura casualità la serie di dimissioni. Colombo sicuramente è sincero, ma in politica più che al casuale c’è da credere alla causale.

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