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Amministrare con poche risorse per via dei progressivi e massici tagli ai trasferimenti statali sembra proprio il destino che attende d’ora in avanti gli enti locali. 
L’Amministrazione comunale, consapevole della difficile situazione, ha pensato di fotografare la composizione dei contribuenti e la loro capacità di gettito per individuare eventuali sacche di evasione e non ritrovarsi a malpartito in caso di ulteriori strette finanziarie.
Un’indagine dunque utile sia per avere il quadro della ricchezza complessiva della comunità che per identificare le classi di reddito ai fini dell’addizionale Irpef. 
“La verifica -afferma il sindaco Alfredo Celeste– è servita anzitutto per capire com’è strutturato e si distribuisce il reddito dei contribuenti anche nel caso bisogna intervenire per recuperare risorse. Eppoi comprendere dove eventualmente s’annida l’evasione e intervenire conseguentemente”. L’indagine ha evidenziato che nei 5 anni esaminati (dal 2005 al 2009) la fascia dei contribuenti che dichiarava sino a 1.000 euro è cresciuta progressivamente (28, 22, 44, 50, 47) così come quella che denunciava oltre 100.000 euro (53, 68, 75, 76, 62). 
Insomma anche in scala minore povertà e ricchezza sono inversamente proporzionali. 
Ma vediamo come nel lustro si sono articolate le classi di reddito e la frequenza (6.614 nel 2005 e a seguire 6.547, 6778, 6.863, 6.833). Anzitutto il maggior numero di contribuenti è compreso nelle classi di reddito da 10.000 e 15.000 euro (1.232 nel 2005, 1.113 nel 2006, 1.092 nel 2007, 1.072 nel 2008, 961 nel 2008); da 15.000 a 20.000 euro (1.733 nel 2005 e a seguire 1.594, 1.610, 1.610, 1.567); da 20.000 a 26.000 euro (1.411 nel 2005 e a seguire 1.475,  1.555, 1.563, 1567); da 26.000 a 33.500 euro (777 nel 2005 e a seguire 853, 943,992, 1.046). 
Le oscillazioni del reddito evidenziano che il ceto medio in questi anni di crisi ne ha fatto le spese. Per contro si è registrata una crescita per i redditi medio alti. Da 50.000 a 60.000 euro (110 nel 2005 e a seguire 135, 127, 148, 142); da 70.000 a 100.000 (77 nel 2005 e a seguire 72, 88, 94, 100). 
L’ammontare del reddito imponibile è pari a 562.907,85 euro nel 2005 e a seguire 576.911,40 euro, 951.463,71 euro, 981.773,33 euro, 978.519,10 euro.

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