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Magari a furia di gossip e spot pubblicitari che inquinano la quotidianità si è perso il senso della misura. Ma quel che è singolare che anche le figure istituzionali non conservano più la tradizionale discrezione nell’esercizio delle loro funzioni. Sì, forse prese dall’ansia di far conoscere all’esterno le loro performance, finiscono però per restare impigliate nella rete della comunicazione mediatica, che essendo una macchina bisognosa di novità per funzionare non esita a piegare alle sue esigenze sensazionalistiche anche le più banali sbavature e innocenti esternazioni. E così succede che anche la commissione straordinaria, organo che dovrebbe fare degli atti scritti e della riservatezza la sua unica prerogativa, ci caschi nel gioco mediatico. Infatti si è ritrovata per via della conferenza stampa, che ha organizzato per dar conto della sua attività, a smentire affermazioni che non aveva rilasciato, ma apparse su un quotidiano locale.
In una nota resa pubblica ha negato categoricamente che abbia detto nel corso della conferenza stampa che il responsabile dell’ufficio tecnico Serena Pastena sarebbe a rischio di riconferma nella funzione. “Si smentisce -si legge nella nota- la predetta asserzione, mai fatta in quel contesto come confermato anche dalla conferma dell’incarico già effettuata in capo alla funzionaria”. Certamente è così, ma forse la commissione farebbe bene a parlare più con le carte e gli atti che con le parole…, le quali, com’è noto, sono prerogativa unica dei politici e non dei tecnici.