“Ci vuole pudore a raccontare la guerra… Allora noi oggi dobbiamo ragionare sul senso della guerra, soprattutto perché siamo ancora così vicini a queste distruzioni: l’Ucraina, il Medio Oriente e le altre dimenticate e sparse per il Mondo”.
Pronunciando il suo discorso per la celebrazione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che si è tenuta domenica mattina, la sindaca Laura Bonfadini non si è limitata agli aspetti commemorativi e celebrativi, rivolgendo il pensiero “ai giovani, alle donne e agli uomini della Prima guerra mondiale” e ringraziando le Forze Armate, alle quali “è anche affidata la nostra sicurezza, e sono altresì un costante e prezioso aiuto nelle ormai frequentissime calamità climatiche del nostro Paese”. Ha voluto altresì concentrarsi sugli aspetti terribili di tutte le guerre, compresa la Prima guerra mondiale, con “tante vite portate via, soprattutto di giovani, tanto il dolore” e ricordando appunto le guerre che infiammano e insanguinano il mondo oggi.
Senza dimenticare che “oggi potremmo rinvenire le tracce della guerra, nel senso di atteggiamenti ostili, violenti o illegali, in tante forme di convivenza quotidiana”. Dunque, ha aggiunto Laura Bonfadini, “la guerra va rifiutata, combattuta, partendo da noi e crescendo i nostri figli nel rispetto dell’altro e nella cultura della pace e della solidarietà”.
La cerimonia commemorativa si è tenuta presso il cimitero, con la benedizione della corona di alloro da parte di don Maurizio e la sua deposizione in omaggio al Sacrario dei Caduti.
Erano presenti, oltre alla sindaca e agli amministratori e al parroco, il vicecomandante della stazione dei carabinieri di Sedriano, la protezione civile e la polizia locale, i rappresentanti delle associazioni Anpi, Legambiente, Croce Bianca, Avis e numerosi cittadini.
I presenti si sono poi radunati in corteo, e hanno raggiunto la chiesa parrocchiale per la messa in ricordo dei Caduti in guerra.
Il Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” ha accompagnato la cerimonia e il successivo corteo.