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Se dalla maggioranza e dalla giunta sono lodi sperticate per il bilancio 2024 appena approvato dal consiglio comunale, dal Partito democratico invece critiche e bacchettate. La dichiarazione di voto espressa in aula da Lorenzo Zanzottera (Pd) mette in luce – dal suo punto di vista – i limiti e le carenze dell’esercizio che per gli inquilini del municipio e’ il non plus ultra. Eccola. Partiamo dal fatto che in genere i bilanci si fanno alla fine dell’anno, a inizio anno al massimo si esprimono i buoni propositi. Ecco, il bilancio presentato questa sera in consiglio comunale dall’amministrazione avrebbe dovuto contenere concretamente dei buoni propositi per il futuro della nostra comunità, per il futuro di Bareggio. Usiamo il condizionale perché, purtroppo, si evince che non sia così.

Partiamo dalla scuola, che per noi rimane la prima priorità, dal momento che investire nella scuola significa investire nella democrazia. Le risorse stanziate sono, dal nostro punto di vista, del tutto insufficienti rispetto ai bisogni reali dei plessi scolastici e sono risorse del tutto inadeguate rispetto agli interventi che seriamente andrebbero svolti, con buona pace di certi comunicati di alcune forze politiche di questa maggioranza. Procrastinare tra qualche anno e non affrontare subito i disagi e i problemi della scuola, forse senza neanche avvertire i genitori di tali decisioni, è segno di una politica miope, di una politica che non si rende conto delle reali necessità che ci sono oggi, necessità alle quali si dovrebbe dare risposte adeguate, risposte che in questo bilancio non ci sono.

La mancanza di risposte concrete sulle agenzie educative da parte vostra trova ulteriore esempio per quanto riguarda i centri educativi diurni estivi. Viste le problematiche e i disagi emersi negli ultimi anni, ci saremmo aspettati un potenziamento dei fondi per questo importante servizio educativo, tenendo conto anche del dato, in costante aumento, di certificazioni DVA.

Quando in alcuni vostri comunicati dite che non siete abituati alle chiacchiere ma a rimboccarvi le maniche, intendete forse l’immancabile impegno ad aumentare gli stipendi degli amministratori oppure l’ulteriore incremento della tariffa del trasporto scolastico, che ricade ancora una volta sulle spalle, e nei portafogli, di quelle famiglie che hanno necessità di usufruire di questo servizio di trasporto?! Oppure dell’aumento della TARI a fronte anche di quelli che sono stati quegli episodi nei quali il servizio offerto non è stato all’altezza della tassa da noi pagata per colpa della superficialità di questa amministrazione comunale?

Per non parlare del capitolo green. Durante la campagna elettorale, uno dei temi che avvicinava le posizioni delle diverse forze politiche che si sono presentate alle elezioni, era quello delle comunità energetiche, che rappresentano un’importantissima finestra di opportunità anche per il nostro Comune.

In aggiunta al discorso sulle comunità energetiche, se vogliamo sostenere e favorire quei mezzi di sostenibilità ecologica, dove sono allora gli investimenti per la realizzazione di quell’indispensabile numero di colonnine elettriche? Rispondiamo noi, non pervenuti.

L’esenzione IRPEF poi, completamente azzerata, non risponde ai bisogni sociali delle fasce più basse della nostra popolazione. Per noi si tratta di un grave errore che non può non essere sottolineato.

Così come non possiamo non sottolineare l’aumento delle tasse a seguito del taglio dell’IRPEF (che non è affatto una scelta coraggiosa come abbiamo letto in un vostro comunicato) e con l’incremento delle aliquote IMU che in particolare colpiranno i commercianti, categoria che paradossalmente proprio questa amministrazione ha detto più volte di voler tutelare. Evidentemente solo a parole e non nei fatti.

Riguardo alla cultura, se davvero vogliamo che la nostra biblioteca diventi un vero centro aggregativo, dov’è il progetto del PNRR per la riqualifica di Palazzo Casanova?

Riguardo all’edilizia convenzionata e alla politica sulla casa, non si evince nulla. Niente alloggi a prezzo calmierato significa una cosa sola: l’inevitabile aumento delle persone, soprattutto giovani, che andranno via da Bareggio per abitare altrove. Senza contare che a causa delle scelte politiche di questa maggioranza abbiamo un patrimonio pubblico vergognosamente in svendita, patrimonio pubblico che invece potrebbe essere con serio impegno recuperato e finalizzato per favorire famiglie meno abbienti e/o giovani coppie.

Ci ha particolarmente colpito leggere nel comunicato dei capigruppo del centro-destra, rilasciato ieri, come anche il bilancio del nostro Comune abbia risentito degli effetti dei minori trasferimenti, delle minori entrate, da parte dello Stato centrale. Ma quale Stato ha posto questi tagli? Lo Stato, il governo, amministrato proprio dalle forze del medesimo centro-destra! Abbiate il coraggio di ammetterlo!

In conclusione, avremmo voluto un bilancio più attento a quelle che sono le esigenze attuali del paese e soprattutto un bilancio più coraggioso verso le problematicità e le urgenze che riguarderanno il nostro futuro.

Per tutti questi motivi il nostro voto, come gruppo consiliare del Partito Democratico e dell’alleanza di centro-sinistra di Bareggio, non può che essere contrario.

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