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La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si celebra il 25 novembre di ogni anno. E per l’occasione l’alleanza di centrosinistra è intervenuta per denunciare il silenzio che l’amministrazione comunale ha calato sulla ricorrenza.

“Ci sono alcune giornate che simbolicamente sono più importanti altre. Il significato che diamo a loro è frutto dell’impegno che i cittadini e le istituzioni si prendono. Su alcuni temi non esistono colori politici perché sono occasioni per collaborare insieme: il male da sconfiggere non può essere caratterizzato da divisioni ideologiche.

Eppure, c’è chi a Bareggio riesce a far passare in sordina giornate come il 25 novembre, la Giornata internazionale dell’eliminazione della violenza contro le donne. In questi ultimi anni, a tal proposito, non c’è stata una iniziativa degna di nota. Per noi non è sufficiente dare dei patrocini a delle associazioni per poi sentirsi a posto con la propria coscienza, come non basta distribuire degli adesivi ai commercianti con il numero anti-violenza per considerare questa iniziativa come una presa di posizione contro tale piaga.

Insomma, a Bareggio si è scelto di fare silenzio da ormai sei anni, come se il Comune non avesse tempo da dedicare alle donne per aiutarci tutti a riflettere sulla violenza. D’altronde cosa ci possiamo aspettare da una giunta che non è stata in grado di assegnare la delega alle pari opportunità? La sindaca ha deciso di tenersi ben 11 deleghe! Ci saremmo aspettati che qualcuno della sua giunta o dei consiglieri si fosse preso a carico di questo impegno, una persona con a cuore la questione.

Dopotutto, non possiamo davvero aspettarci nulla da questa giunta. Nel primo consiglio comunale, la consigliera regionale Silvia Scurati ha liquidato la questione contro la violenza sulle donne in soli 5 minuti ed è stata complice della bocciatura di una mozione che invitava ad aumentare l’impegno del nostro comune su questo tema importante, che avrebbe coinvolto anche le scuole. Chi ha ruoli istituzionali così importanti ha il dovere di impegnarsi in prima persona per poter migliorare l’andamento della società e non dovrebbe contribuire alla creazione di un mondo conflittuale che alimenti il sospetto, il pregiudizio o la discriminazione nei confronti degli ‘altri’, pubblicizzando e patrocinando eventi come quello di martedì 14 novembre che riducono il dramma della violenza sulle donne come fosse una prerogativa esclusiva del mondo islamico.

Incredibile che non si riesca mai a essere propositivi organizzando eventi che coinvolgano seriamente i cittadini su temi fondanti della nostra democrazia. In un mondo come quello di oggi in cui è sempre più difficile diventare consapevoli di cosa sia la violenza è opportuno parlarne, confrontarsi e incontrarsi, perché la vera libertà e il cambiamento sono conquiste per cui ancora dobbiamo lottare. Tutti insieme”.

 

 

 

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