Nessuno se l’aspettava, ma è successo come nel teatro dell’assurdo. E sì, il sindaco Marco Re, dopo mesi di assurda melina e difesa a oltranza della vicesindaca Annamaria Garafolo, sott’accusa per plagio, si è deciso di toglierle i galloni di vice e la carica di assessore. Un atto improvviso che non sembrava potesse maturare, visto che sinora, a sentire le se parole in consiglio comunale, esprimeva piena e completa fiducia. Ma qualcosa è successo (omissioni? reticenze?) da indurlo a prendere la drastica decisione, anche se nel decreto riduce la questione a semplici “divergenze inconciliabili con il vicesindaco Garofalo Annamaria inerenti l’esercizio del ruolo dalla stessa ricoperto, tali da pregiudicare irreparabilmente i presupposti fiduciari che avevano determinato la nomina alla carica di assessore comunale e da pregiudicare il perseguimento degli obiettivi contenuti nel programma di mandato”. Sì, altrimenti sarebbe incomprensibile che Re, dopo mesi in cui si è arrampicato sugli specchi per difenderla ed esternarle fiducia, l’abbia improvvisamente abbandonata. Il fatto che la faccenda da politica sia diventata materia giudiziaria potrebbe essere un altro possibile motivo da spingerlo a prendere le distanze, anche perché sentire il fiato sul collo del consigliere Alfredo Celeste più che mai determinato a fare chiarezza sulla surreale vicenda non era un esercizio né piacevole né conveniente. Insomma alla fine il sindaco ha fatto quello che da mesi chiedeva l’opposizione, anche per non lasciarsi logorare. Non è tutto. Re nel decreto aggiunge di essere pervenuto nella determinazione di estrometterla dall’esecutivo a seguito a valutazioni di opportunità politico-amministrativa sulla scorta dei confronti avuti con la giunta comunale e con il gruppo consiliare di maggioranza, che sono venute a mancare le condizioni per una collaborazione efficace che si ripercuotono sul rapporto fiduciario che deve sempre permanere tra il capo dell’amministrazione e il singolo assessore”. Al posto dell’ex vicesindaca e assessora ha nominato Anna Lisa Crivellaro.