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Cambia la denominazione, ma le aree con cui è stato riorganizzato l’ente restano invariate. Una rivoluzione per così dire più nominalistica che per migliorare l’organizzazione e incidere sui processi amministrativi. La circostanza non è sfuggita al consigliere comunale Alfredo Celeste  (Noi con Sedriano e Roveda) che ha presentato un’interrogazione per sollecitare chiarimenti. Il consigliere, prendendo atto che il 28 luglio scorso il segretario generale con propria determina ha dato pubblicità all’avviso di selezione per il conferimento di incarichi di posizione organizzativa, valutazione dei requisiti di accesso di candidati, rileva che con l’atto è stata richiamata la nuova macro struttura dell’ente, adattata a seguito della riorganizzazione degli uffici e servizi con l’identico numero di aree precedenti, ma con denominazioni diverse. Ma, a suo parere, desta qualche perplessità la nuova terminologia delle aree o comunque sono necessarie ulteriori esplicazioni.

Tuttavia -obietta Celeste– balza all’occhio che per effetto della partecipazione concorsuale e della loro valutazione positiva a capo delle nuove posizioni organizzative si  sono ritrovate le figure precedenti.  Non solo. Non meno sorprendente, a suo giudizio, è che l’importantissima e delicata responsabilità dell’area dei servizi alla persona è rimasta senza candidati. Da qui l’interrogazione per chiedere quali sono stati i criteri per la ridefinizione delle nuove macro strutture e come mai non vi è stata alcuna candidatura per i servizi sociali e, conseguentemente, come verrà gestita questa area senza il titolare referente?

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