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Doveva essere, stando alla campagna elettorale, la compagine del cambiamento e del radicale rinnovamento. Ma, dopo 7 mesi, si sta rivelando invece sempre più  un’amministrazione fotocopia di quella precedente. Un paradosso, ma tant’è, secondo Alfredo Celeste, che nella seduta consiliare di venerdì scorso le ha rinfacciato proprio questo. In effetti sinora, se si escludono la volontà di riqualificare Villa Allavena con i finanziamenti del PNRR, che pure era un iniziale obiettivo dell’amministrazione Cipriani, e di demolire la scuola media e rifarla al posto del polo scolastico immaginato dai suoi predecessori, per il resto, non ha dato segnali di discontinuità. Anzi, a giudizio di Celeste, si è pienamente conformata nelle decisioni precedenti che hanno un peso notevole sui destini della comunità sedrianese.

E quindi sì alle vasche volano, sì alla vendita della farmacia così come “ereditata”, sì al contratto ad ASM per la raccolta dei rifiuti senza nulla da obiettare sui lavoratori “licenziati”, sì alla continuità della dirigenza. Si tratta di questioni molto rilevanti su cui in campagna elettorale e anche prima, come Pd, era stata molto critica con l’amministrazione uscente. Ma -come ricorda un vecchio adagio- “passata la festa, gabbato il santo”. Insomma cambiano i musicanti, ma lo spartito è sempre lo stesso.

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