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L’amministrazione comunale sulle indagini della Guardia di Finanza  che hanno coinvolto l’ex funzionario Massimo Manco, finito agli arresti, per (presunte)  irregolarità nella gestione delle gare di appalto, è ben decisa a tutelare al meglio l’ente. Del resto quando le Fiamme Gialle si sono presentate in municipio hanno ordinato la consegna di atti e documenti inerenti al procedimento penale. E la giunta, volendo salvaguardare l’integrità del Comune, ha ora autorizzato il sindaco ad agire in giudizio, avvalendosi di assistenza legale in questa fase delle indagini preliminari mediante interlocuzione con il pubblico ministero procedente, deposito di memorie, istanze e documenti, anche in vista di eventuali azioni da promuovere a garanzia dell’ente stesso, come a esempio, mediante costituzione di parte civile nel giudizio penale che dovesse instaurarsi nei confronti dei soggetti verso i quali è stata disposta la misura cautelare. Non solo. Ha dato mandato al responsabile del servizio affari legali di procedere all’individuazione del legale più idoneo al caso e all’affidamento, anche direttamente, dell’incarico di assistenza e patrocinio legale, con contestuale assunzione dei relativi impegni di spesa, nonché di rapportarsi con i legali in ordine a tutte le procedure connesse al contenzioso. Il legale incaricato dovrà essere tenuto a partecipare a incontri e riunioni per la trattazione della questione a richiesta dell’ente, con congruo preavviso; informare e aggiornare costantemente l’ente sulle attività inerenti all’incarico; non intrattenere altri rapporti professionali che possano risultare formalmente o sostanzialmente incompatibili con gli interessi dell’ente.

 

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