Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News

La bella favola era finita il 4 ottobre scorso quando Angelo Cipriani da sindaco uscente aveva perso le elezioni. Una sconfitta bruciante che via via è divenuta così pesante da convincerlo che proseguire dai banchi dell’opposizione l’attività politica per 5 anni non era quel che aveva immaginato. E così l’ex sindaco ha gettato la spugna. Ha lasciato il consiglio comunale. Ma ha voluto fare il punto della sua vicenda politica che l’ha visto per 6 anni alla guida del municipio. Ho ereditato Sedriano nel post scioglimento con enormi problemi procedurali, strutturali, organizzativi ed economici, elezioni alle quali l’attuale sindaco e il suo avversario storico (le due facce della stessa medaglia), si guardarono bene dal partecipare.

Ho cercato di essere l’allenatore di una squadra in cui ogni esponente politico e dipendente comunale avesse un ruolo, perché tutti si sentissero parte del progetto, solo facendo spogliatoio si superano certe difficoltà e i risultati del nostro operato li potete leggere da pag. 9 a pag. 13 della Relazione di fine mandato – https://dgegovpa.it/Sedriano/AmministrazioneTrasparente/Organizzazione/Titolariincarichi.aspx?dettaglio=111 . Poi, come è noto, è arrivato anche il Covid e sono stati due anni molto difficili in cui non ho mai fatto mancare la mia presenza e siamo riusciti, nonostante tutto, a far ripartire progetti importanti come via Pessina, l’illuminazione pubblica e la Fibra FTTH, interventi ancora oggi inspiegabilmente fermi. Siamo stati una squadra perfetta? Assolutamente no. Si poteva fare di meglio? Si può sempre fare meglio e con questa speranza ho formato il gruppo che si è candidato con me alle ultime elezioni. Ho dato a Sedriano e ai sedrianesi tutto quello che avevo e che potevo, con la dedizione e la passione necessarie per rispondere ai cittadini mettendoci sempre la faccia, con il coraggio di fare quello che altri promettevano da trent’anni, senza mai dimenticare che sono una persona come voi, né perfetta né infallibile, ma sicuramente stacanovista e determinata. Vi ho dato la cosa più importante che ognuno di noi ha… il tempo! L’ho dato a voi, sottraendolo agli amici, alle mie passioni, ma soprattutto alla famiglia e ai miei figli, perché credevo in voi, credevo che voi foste con me per realizzare quel cambiamento che sembrava impossibile e che io vedevo. Lo vedevamo in 1.320, troppo pochi per realizzarlo. Quando vivi con passione quello che fai, qualsiasi cosa sia, è come un vortice che ti risucchia e senza rendertene conto assorbe tutto, facendoti allontanare da tante cose, per me la più importante è stata la quotidianità dei miei figli. Ci sono sempre stato nei momenti importanti, ma la quotidianità è un’altra cosa e non tornerà più indietro e, su questo, faccio ancora oggi i conti con la mia coscienza. Ho vissuto, ma forse dovrei dire “vivo”, quel risultato inaspettato come un tradimento, una coltellata alla schiena, una delusione. Ho provato a metabolizzare ma quando mi dico che è “acqua passata” in fondo mento a me stesso, perché quella ferita che guarirà con il tempo, per ora fa ancora male. Ho deciso di lasciare la vita politica, perché ho metabolizzato che la politica a Sedriano è per le persone distaccate, quelle che fanno il compitino, che parlano di cambiamento ma poi non cambia niente, quelle che in campagna elettorale fanno delle promesse e sistematicamente le disattendono, quelle prive di idee ma con l’ambizione di riempirsi la bocca di titoli, questo me l’avete insegnato voi. Me lo hanno detto forte e chiaro i 1.789 che hanno votato Re, i 1.046 che hanno votato Celeste, ancor più i 3800 (45%) che non hanno votato, infatti non sono arrabbiato con chi ha votato, perché loro in fondo lo hanno fatto per simpatia, per interesse o per amicizia, ma a votare ci sono andati; bensì sono molto deluso da chi a votare non c’è andato e la stragrande maggioranza di quei 3.800 sono proprio quei genitori che avrebbero dovuto difendere con le unghie e con i denti la speranza di una scuola migliore per i loro figli. Di quei 3.800 l’altra buona parte sono quei giovani che avrebbero dovuto difendere il progetto per l’area attrezzata, finalmente qualcuno aveva pensato a loro! Ormai siamo un popolo che vive sui social, che vive di slogan, che vuole il “cambiamento”, ma se qualcuno con coraggio e determinazione lo attua, lo mandiamo a casa! Questo mi fa venire in mente “La favola dello scorpione e la rana”. Ho sempre pensato e detto che per governare devi avere una visione, chiudere gli occhi e immaginarti la Sedriano che vuoi realizzare, io l’ho vissuta così. Vedevo una Sedriano che sarebbe stata un esempio da seguire per l’hinterland milanese, che poteva essere una meta domenicale per le famiglie, ora so che lo vedevo solo io e pochi altri. Mi dispiace per i bambini di Sedriano, quelli che in questi 15 anni, ad ogni incontro in classe, ad ogni recita scolastica, ad ogni incontro per strada mi sorridevano e salutavano, sono stati la mia forza, tutto è iniziato per loro e oggi tristemente finisce. Tristemente perché in fondo a chiedermi di smettere sono stati proprio i loro genitori, un “esercito” di 3000 persone che potrebbero determinare qualsiasi elezione, gli stessi che chiedevano una scuola funzionante e funzionale per i propri figli, la volevano, ma non ci hanno creduto. Lascio sapendo di aver fatto il massimo possibile, con la consapevolezza di aver bisogno di staccare la spina per disintossicarmi da certe dinamiche. Voglio ringraziare il mio gruppo per quanto ha fatto fino ad oggi, grazie! Allo stesso modo voglio ringraziare le persone sulle quali, in questi anni, ho sempre potuto contare, Elisabetta, Max, Lele e Marco. Ringrazio i dipendenti comunali che per delicatezza non citerò; ringrazio i professionisti e imprenditori con cui mi sono lealmente confrontato e con i quali è rimasto un buon rapporto; ringrazio i presidenti e collaboratori degli enti e associazioni con i quali ho sempre cercato di costruire e mai di distruggere; ringrazio tutti i volontari che si sono resi disponibili in questi anni; ringrazio il personale scolastico con il quale in 15 anni ho avuto uno splendido rapporto, in rappresentanza di tutti loro cito le Presidi Anna Maria Busti, Alessandra Grassi, Marzia Costa e la sempre presente Alessandra Serati. Approfitto per ricordare il compianto don Luigi e augurare a don Luca, in rappresentanza di tutta la parrocchia, un buon lavoro. Per ultime, ma non per importanza, ringrazio le 1.592 persone che il 16/11/2015 credevano in me e nel gruppo che avevo aggregato. Il mio impegno è stato per Sedriano, senza un secondo fine o obiettivo e questa è la mia risposta a chi, in questi anni, mi ha accusato di utilizzare Sedriano come trampolino di lancio per la Regione o il Parlamento, pensando che fossi uguale alla “medaglia” di cui parlavo all’inizio. Auguro a Sedriano il meglio, ma io non ci sarò, perché la mia vita politica finisce oggi.

Lascia un commento