Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News

Se la Lega è perplessa sui tempi di realizzazione della casa anziani di via Adamello, il Partito democratico è invece convinto che, pur con la concessione della proroga, per la fine del 2022 la comunità avrà l’attesa struttura. E in questa nota che pubblico spiega come si articolerà il percorso per tagliare il traguardo nei tempi programmati. Nel consiglio comunale dello scorso 12 febbraio si è molto dibattuto sul futuro di una delle opere più sentite dalla nostra comunità: la residenza sanitaria assistenziale che dovrà sorgere in via Adamello a San Pietro all’Olmo. Dopo più di dieci anni e tre progetti non realizzati, nel luglio del 2017 ne erano state finalmente approvate le linee guida. Da lì il lungo iter che ha visto Sereni Orizzonti, vincitrice della gara, impegnata nella sua realizzazione. La pandemia purtroppo ne ha bloccato i lavori e l’amministrazione comunale si è dovuta far carico di nuove importanti scelte.

Dopo i contatti avvenuti con il gruppo friulano si è presto delineata la situazione ed è stato chiaro che il soggetto incaricato non sarebbe stato in grado di completare i lavori. Contemporaneamente Sereni Orizzonti comunicava una trattativa avanzata per la cessione del contratto a Edos, altro gruppo impegnato nelle residenze per anziani e categorie fragili. Il tema è passato in consiglio comunale lo scorso 12 febbraio: la richiesta ai consiglieri era quella di procedere con la proroga dei lavori a Sereni Orizzonti e la presa d’atto che quest’ultima era in fase avanzata di vendita al gruppo Edos. Anche in questo caso l’amministrazione comunale si è interrogata su quale fosse il bene per la comunità. Le strade da poter percorrere erano due: il rifiuto della proroga, che avrebbe comportato l’organizzazione di una nuova gara per la realizzazione dell’Rsa, o la concessione della proroga e l’entrata in gioco di Edos. Supportati dal legale dell’ente, abbiamo optato per la seconda ipotesi. Siamo fermamente convinti che l’amministrazione comunale debba avere, fra le sue prerogative, la capacità di dare risposte concrete e puntuali ai cittadini. E lo deve far ancor di più in momenti storici complessi come quello che purtroppo stiamo vivendo. La pandemia ha infatti reso ancor più nette alcune disparità e quindi diventa fondamentale dare le risposte che i cittadini chiedono in tempi brevi. Indire una nuova gara avrebbe significato un notevole incremento dei tempi di realizzazione di un’opera tanto strategica. I cittadini di Cornaredo vogliono fortemente la loro Rsa e siamo certi che vorrebbero venisse realizzata nel più breve tempo possibile. Da qui la decisione di procedere con la proroga e il conseguente ingresso nella partita del nuovo operatore. Tutto questo ci dovrebbe consentire di completare i lavori almeno entro la fine del 2022, accorciando di gran lunga i tempi rispetto alla soluzione di procedere con la nuova gara. Sarà bello allora poter dire finalmente “Cornaredo ha finalmente la sua Rsa”.

Lascia un commento