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Laura Bonfadini

I contagi crescono a vista d’occhio e anche la preoccupazione che la situazione possa peggiorare.  Uno scenario non proprio ideale tanto che la sindaca Laura Bonfadini ha avvertito l’esigenza di fare appello al senso di responsabilità di ogni vittuonese affinché si preoccupi di osservare le regole anticontagio. Cari concittadini, dal 6 novembre sono in vigore nuove regole di comportamento sociale che hanno introdotto limiti comportamentali e relazionali ai residenti della nostra Regione, collocata nella cosiddetta “zona rossa”, ossia un’area territoriale caratterizzata da uno scenario di massima gravità che ci espone ad un elevato di rischio di contagio virale da Covid-19. Inizia così, in queste ore, un altro momento difficile per tutti noi e per le nostre famiglie. C’è chi ancora oggi sta tentando, con un atteggiamento ingiustificatamente negazionista, di mettere in dubbio la pericolosità del virus, nonostante la preoccupante situazione del numero di ricoveri ospedalieri che, in particolare in Lombardia, rasenta il limite della saturazione e mette in crisi la disponibilità di posti nelle terapie intensive. Purtroppo, è inutile negarlo, il virus corre velocemente anche all’interno della nostra comunità locale. Gli ultimi dati ci mostrano che a Vittuone ci sono 137 persone in isolamento perché colpite dal Covid, mentre 3 sono le persone ricoverate e 88 quelle definite “contatti stretti”, cioè venute in contatto con malati Covid. E’ il momento di fare appello al senso della responsabilità di ciascuno di noi, di esortare tutti al rispetto delle regole anticontagio, del distanziamento fisico, dell’uso della mascherina a copertura naso-bocca, e al rispetto delle regole restrittive che ci consentono di uscire dalle nostre abitazioni solo per motivi di lavoro, motivi di salute o di necessità. La regola del distanziamento fisico non deve però tradursi necessariamente in distanziamento sociale, solitudine e abbandono delle persone fragili. Per queste ragioni abbiamo iniziato a mettere in atto le prime iniziative di aiuto solidale. Stiamo man mano interpellando commercianti e negozianti, medici e farmacisti, associazioni, ma soprattutto siamo in contatto con le persone che vivono in isolamento perché colpite dal Covid. Lo stiamo facendo gradualmente, con costante monitoraggio dell’evoluzione della situazione, e lo continueremo fare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

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