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| Laura Bonfadini |
La nuova amministrazione comunale, targata Laura Bonfadini, è pronta ai nastri di partenza. Infatti è convocato per domani sera, giovedì 8, alle 20,30, al Tresartes, il consiglio comunale per sancire l’avvio della legislatura con la formalizzazione della nomina della giunta, del vicesindaco, del presidente del consiglio comunale e del suo vice. E così con l’investitura del nuovo esecutivo si incomincerà a fare sul serio. Gli assessori, come è noto, sono Ivana Marcioni (servizi sociali), Roberto Cassani (urbanistica), Angelo Poles (sicurezza) e Enrico Bodini, assessore esterno (bilancio). E’ rimasta fuori Anna Papetti che in campagna elettorale era indicata come assessore all’istruzione, ma la sindaca Bonfadini ha voluto tenersi proprie le deleghe sulla scuola. Una scelta alquanto singolare, ma tant’è. La prima cittadina ha preferito puntare su una squadra con esperienza nella speranza di non restare impigliata nelle spire della burocrazia comunale. Tuttavia sotto traccia non mancano mal di pancia.
Sì, perché Elena Comerio e Giuseppe Invernizzi, stando alle indiscrezioni trapelate, si aspettavano di non restare semplici consiglieri, anche alla luce delle preferenze raccolte e dell’esigenza di rinnovare il personale politico. Ma così non è stato. Adesso in tanti negli ambienti politici memori dell’infelice esperienza di Zancanaro si chiedono se la nuova giunta abbia le potenzialità per svoltare e non faccia invece la stessa fine. Un’eventualità che oggi appare fuori luogo, ma è chiaro che se non ha da subito le idee chiare, gli obiettivi da perseguire e la capacità di dettare inflessibilmente l’agenda e i tempi all’apparato comunale finirà per navigare a vista e condannarsi a una vita grama e incerta. E’ bene che i debuttanti se lo ricordino e pensino invece che basti una delega per governare. No, è un’impresa complicatissima per via della farraginosità della burocrazia, sempre uguale a se stessa. Del resto se non fosse così non si capirebbe come mai giunte di colore diverso falliscano puntualmente al di là dei buoni propositi e volontà degli amministratori di turno.