Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News
Tommaso Lascaro

Tommaso Lascaro, presidente del centro ricreativo “Il ciliegio” Aps, non ci sta alle parole del sindaco Linda Colombo e dell’assessore Mimmo Bonomo. E con questa nota che ricevo e pubblico replica piccato. Sindaco e all’assessore Bonomo rispondo nel merito, il comparto degli over 65 merita apprezzamento e rispetto non solo durante i balli, le feste o i convegni. La riforma del terzo settore che dite di conoscere dovreste almeno leggerla e possibilmente applicarla. “Se il centro anziani è chiuso è colpa del suo legale rappresentante Tommaso Lascaro” È ormai l’ennesimo scivolone del sindaco Linda Colombo e del ‘suo assessore Mimmo Bonomo che è passato da “sei pazzo se apri” a ” il centro può aprire, se non lo fa noi non c’entriamo”. Come vi permettete forse non basta delle accuse ricevute e valuteremo, probabilmente è conseguenza di quell’ acqua fuoriuscita dalle stesse secchiate incautamente consigliate alla cittadinanza. Certi riferimenti alla mia persona appaiono non solo ingiuste e irrispettose, ma anche  tendenti alla diffamazione personale oltre che al ruolo di guida di una delle associazioni che negli ultimi anni ha prodotto a Bareggio aggregazione sociale, cultura, servizi e nuova vita per centinaia di over 50.

Una realtà associativa il cui impegno è riconosciuto dalla sfera sociale e politica “nazionale” grazie ai numerosi convegni precisi e puntuali incentrati sul welfare sulla famiglia e al prezioso apprezzamento del volontariato attivo, una realtà iscritta in tutte le sedi e protocolli di riferimento fino già al Runts (registro unico nazionale territoriale sociale). Non abbiamo avuto un solo contagio percorrendo faticosamente il lungo periodo di lockdown con partecipazione, supporto e aiuto alla popolazione  di Bareggio. Lei Signora Sindaca ha omesso di scrivere nella secchiata periodica  che ha già incontrato la quasi la totalità del  consiglio direttivo, un incontro richiesto a causa dei suoi nuovi indirizzi iniqui e del  nuovo e penalizzante regolamento degli immobili del Comune che di fatto induce il centro ricreativo il ciliegio Aps a cercare lontano da Bareggio soluzioni per la “promozione sociale” a favore di quel comparto che è uno dei primi impegni nell’agenda di tutte le  amministrazioni sensibili e capaci. Le abbiamo sottolineato la necessità di attribuire il principio di giusta priorità alle categorie fragili, i giovani hanno certamente sacrosanti diritti ma anche la possibilità logistica di movimento grazie al cielo, GLI ANZIANI NO! Le abbiamo ricordato le sue e non solo sue  promesse non mantenute, i comodati diventati ormai a cadenza semestrale senza nessuna possibilità di progettare. Ricordo i molteplici complimenti suoi e/o di chi la rappresentava durante le manifestazioni presso il centro polifunzionale o durante quegli stessi convegni dei quali pubblicamente andava fiera almeno così appariva. Noi signora sindaca abbiamo agito pre e post covid avendo a cuore la salute di tutti. Dal 23 febbraio giorno nel quale abbiamo obbedito alla ordinanza regionale che imponeva la chiusura alla recente nuova 555 /2020 che apre alla graduale ripartenza dei centri sociali e culturali  abbiamo la documentazione inviate al protocollo del Comune e ai riferimenti delle politiche sociali. Signora sindaca come sa anche la riforma del terzo settore sollecita al dialogo con le odv in regola. Le abbiamo richiesto tra le altre cose  i capitolati delle pulizie della impresa che la sera opera nel centro anziani e la relazione del produttore dell’impianto di raffrescamento/riscaldamento la sua posizione è stata la seguente “riaprite se volete” senza tenere conto ne discutere le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità per quanto attiene la rimodulazione della sostituzione e/o pulizia dei filtri nell’impianto, come ha potuto inserirci nel piano emergenza caldo con un ambiente assolutamente inadatto e non funzionale al fine dell’emergenza caldo, peraltro  senza nemmeno avvisarci? (siamo rimasti attoniti e le abbiamo immediatamente scritto delle nostre perplessità). Come possiamo giustificare a chi dal “piano emergenza caldo” giustamente si aspetta un ambiente climatizzato i 35 gradi e oltre? Abbiamo per la ripresa istituito il ‘gruppo sicurezza’ e ringraziamo per questo i dottori William Pedroli e  Davide Costa e la nostra infermiera Maria Grazia Terraneo che assolutamente a titolo gratuito hanno accettato gli incarichi. Vorrei chiederle signora sindaca come può ritenere che non voglio aprire il centro se da due mesi svolgo le attività a causa della sua “poca disponibilità”… nel giardino di un Bar. Degli orti le parlerò un’altra volta,  un secchio alla volta perdoni sa noi abbiamo un’età. 

Lascia un commento