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L’idea del buono famiglia è lodevole, ma rischia di complicare la vita ai cittadini per via dell’obbligo di presentare l’attestazione Isee 2020.  Il buono (domande entro il 15 luglio) è stato lanciato dal Comune in aiuto ai nuclei familiari che, per effetto dell’emergenza Covid-19, hanno subito la contrazione del proprio reddito. La lista civica Bareggio 2013, pur condividendo l’iniziativa, trova che l’attestazione Isee 2020 (inferiore o uguale a 30.000 euro) confligge con il Decreto Rilancio del Governo del 19 maggio scorso che proprio per rimuovere ogni ostacolo burocratico nella vita dei cittadini e delle imprese in relazione all’emergenza Covid-19 autorizza nei procedimenti avviati su istanza degli interessati, che riguardano l’erogazione di benefici economici comunque denominati, da parte di pubbliche amministrazioni, l’autocertificazione in sostituzione di ogni tipo di documentazione comprovante tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti dalla normativa, anche in deroga ai limiti previsti.
La situazione reddituale o economica può essere dunque autocertificata, come del resto già avvenuto per i buoni spesa, salvo naturalmente poi essere verificata dall’ente che eroga il beneficio economico. “Una volta tanto -puntualizza Bareggio 2013– che lo Stato semplifica, il Comune complica. Se poi proprio si vuole avere l’attestazione Isee perché non fare come altri Comuni, per esempio Corbetta, che nell’erogazione di un buono analogo a questo, per andare incontro al cittadino, prevede “l fine di tenere in considerazione le potenziali difficoltà a raggiungere le sedi dei Centri qssistenza fiscali (Caf) o comunque, ad ottenere l’attestazione Isee in corso di validità, è accettata anche l’attestazione Isee 2019″. I Centri di assistenza fiscale sono infatti rimasti chiusi per settimane a causa del lockdown, pertanto non è così semplice ottenere l’attestazione Isee 2020. L’attestazione si può ottenere anche tramite il sito Inps, entrando prima in possesso del Pin dispositivo, ma comunque per talune situazioni familiari particolari non è immediato concludere l’iter con il rilascio dell’attestazione. Infine, né sul volantino del Comune, né nel comunicato stampa dell’assessore al welfare e del sindaco è stata indicata la scelta della Giunta: le domande saranno valutate in base all’ordine di arrivo al protocollo delle stesse, a condizione di rispettare i requisiti di ammissibilità, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.  Speriamo che per l’erogazione del contributo a fondo perduto per artigiani e commercianti l’avviso per la presentazione delle domande venga pubblicato con il dovuto anticipo rispetto al termine iniziale per la presentazione stessa e che le modalità di presentazione delle richieste siano agevoli considerato che per preparare il bando il Comune ha dato incarico a uno studio legale per ricevere l’assistenza per definire modalità criteri di accesso al contributo al costo di 12.409 euro. Speriamo anche vengano considerati, oltre ad artigiani e commercianti, anche i nidi privati come abbiamo più volte chiesto sin dall’inizio dell’emergenza e da ultimo nel consiglio comunale di fine maggio”.

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