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Sarà la particolare situazione che si sta vivendo o, forse, altro, certo che incominciano a essere diverse le persone che si lamentano per le disfunzioni degli uffici comunali. Infatti un’altra cittadina, Erika Scotti, manifesta il suo disappunto per il modus operandi dei servizi comunali, in particolare del servizio pre e post scuola. “Purtroppo –denuncia la cittadina in una lettera aperta– devo constatare che il Comune di Sedriano, nonostante le scuole siano state chiuse a fine febbraio, a oggi 4 maggio non ha ancora affrontato il tema per provvedere a definire una modalità di trattamento per chi ha pagato in anticipo un servizio che, causa Covid-19, è stato interrotto. Mi duole constatare che nonostante i post del sindaco (a cui avevo creduto), le mail, le telefonate, in Comune all’ufficio istruzione non hanno nemmeno evidenza del tema! Questa mattina infatti ho nuovamente telefonato all’ufficio istruzione visto che alle mie mail (la prima è del 20/3) non vi è stato un seguito, o meglio, dopo un sollecito ero stata chiamata da una signora, che mi aveva detto che stavano contattando loro la cooperativa e che la cooperativa mi avrebbe risposto a breve.

Purtroppo ciò non è mai accaduto. La signora che mi ha risposto oggi mi ha detto di mandare nuovamente le mail e di contattare la cooperativa. Ho quindi appreso che non vi è molta comunicazione e attenzione alle tematiche in quanto nelle mie mail c’era la cooperativa, l’istruzione, la mail della responsabile dell’ufficio. Oggi ho inserito anche il sindaco. La signora che mi aveva chiamato tempo fa mi aveva detto che la responsabile dell’ufficio (avevo fatto presente di aver messo anche lei nelle mail visto che mi hanno detto che avevano problemi con le caselle di posta di gruppo) non si occupa di questi temi. Oggi questa signora, invece, mi dice di scrivere anche alla responsabile oltre che a contattare io la cooperativa. Mi dice che sono molto oberati e che la dottoressa è molto affaccendata, ma che mi risponderà a breve. Ora la mia domanda è quando avrò una risposta? Cosa devo fare per avere una semplice risposta? Perché si continua a parlare di attenzione ai bambini, ai cittadini se poi non ci si prende nemmeno la briga di rispondere ad una mail? Cara amministrazione comunale anche i cittadini stanno vivendo l’emergenza, hanno i bambini a casa da mesi e si devono barcamenare tra video lezioni, compiti, lavoro (per fortuna io non ho mai smesso di lavorare e da casa, il mio compagno non ha mai smesso di lavorare recandosi in azienda), tutti siamo impegnati chi per lavoro, figli e casa, chi per far fronte a problemi economici o di salute. Finiamola di usare la parola emergenza come alibi, l’ufficio istruzione visto il nome dovrebbe dirimere questioni attinenti a scuola e servizi scolastici quindi i cittadini capiscono la situazione, l’emergenza, ma ora è arrivato il momento di dare delle risposte e non sentire più scuse o peggio ancora non avere nessun riscontro alle richieste. Mi scuso per lo sfogo, ma sono certa che la condivisione di questa situazione possa essere utile a tanti altri che hanno lo stesso problema”.

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