L’esperienza di Riace riprende slancio e riparte con rinnovato entusiasmo. Il Comitato intercomunale per la pace, l’Ecoistituto Ticino, l’Anpi, la Caritas e le Acli organizzano per venerdì 13, alle 21, una serata per conoscere cosa è stata, cosa è e cosa sarà l’esperienza di accoglienza a Riace. Ma anche per sostenerne il progetto di rilancio con l’olio di Riace. L’incontro si terrà a Cuggiono in via San Rocco 48 con la partecipazione di Giovanna Procacci della Fondazione È Stato il vento e Stefano Magnoni della Cooperativa Chico Mendes. La raccolta fondi aperta dalla Fondazione per salvare alcune delle esperienze nate negli ultimi venti anni a Riace ha permesso non solo di restaurare qualche edificio, riaprire diverse botteghe artigiane e sostenere alcune famiglie di migranti rimaste a vivere nel borgo, ma ha anche consentito di completare il frantoio di comunità per la produzione di olio extravergine di altissima qualità.
La forza per ribaltare un destino disegnato dall’alto, da queste parti ha il sapore di un olio buonissimo che ognuno può acquistare. Intorno al nuovo frantoio al momento lavorano circa venti persone tra migranti e riacesi. Un’esperienza comunitaria che intreccia saperi e culture, ma anche passato (la raccolta delle olive e la produzione dell’olio fanno parte da sempre della storia di questo angolo del mondo) e presente (il nuovo frantoio è un modello tecnicamente all’avanguardia). Oggi la produzione e la vendita dell’olio rappresentano soprattutto il futuro e non solo per chi ci lavora: acquistare l’olio di Riace significa portare a casa un prodotto di qualità, ma anche garantire la sopravvivenza di un progetto che nonostante tutto continua a resistere e anzi riesce a rinascere, dando ancora una volta la speranza della rinascita a tutta la comunità.