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Furbetti o fisiologico calo del gettito di Imu/Tasi/Tari? Certo è che in municipio, non comprendendo il motivo della tendenziale riduzione di gettito ordinario Imu/Tasi registrato negli ultimi esercizi e della constatata utilizzazione ricorrente da parte di alcuni contribuenti dell’istituto del ravvedimento operoso, si sono risolti di aumentare l’efficacia del servizio di controllo tributario in corso sul territorio. Come? Autorizzando anzitutto la società incaricata a emettere avvisi di accertamento non solo sugli esercizi pregressi, ma anche per irregolarità commesse dai contribuenti nell’annualità in corso. Poi fornendo indirizzo alla società incaricata affinché effettui in tempi rapidi un’attività di “liquidazione massiva” in ambito Imu e Tasi che consenta di far emergere tutte le tipologie di irregolarità eventualmente presenti sul territorio.
Non è tutto. L’attività di accertamento in ambito Tari, la cui attivazione era prevista dal bando di gara in una fase successiva rispetto ai tempi stabiliti in ambito Imu e Tasi, si è rivelata sotto il profilo tecnico di elevata complessità, soprattutto per il calcolo del conguaglio Tari sulle posizioni oggetto di accertamento. In Comune per uscire dall’impasse si è deciso che la quota variabile di tributo relativa al conguaglio Tari 2017, calcolato sulla base di litri di rifiuto indifferenziato conferiti, venga sostituita in misura esattamente equivalente dall’aumento proporzionale della tariffa variabile del tributo determinata secondo l’ex D.P.R. n.158/99.  Un meccanismo per non semplificare gli accertamenti. Tempi duri si prospettano dunque per gli eventuali contribuenti infedeli.

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