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La lista Voi con noi non ci sta che sulla Tari si diano, a suo giudizio, numeri che non fotografano la realtà e in questa nota che ricevo e pubblico dà conto di una verità diversa sulla tassa.
I costi dal 2014 al 2018 non sono diminuiti del 16,6% come si vuol far credere. Sono invece diminuiti del 9,67%.  Se una famiglia di quattro persone con un alloggio di circa 80 mq, nel 2014 ha corrisposto una TARI per 240 euro, oggi ne dovrebbe pagare circa duecento 200 (240 – 16,6%), invece ne paga 217 (240 – 9,67%). L’amministrazione Lonati, per calcolare la riduzione del 16,6% che propaganda, confronta il triennio 2013-2015 con il 2016-2018. Lo fa semplicemente per presentare ai cittadini un risultato (numeri) più favorevoli di quel che è.  Nel 2013, infatti, la TARI è stata riscossa con la TARES, che ammontava complessivamente a circa 200.000 euro. La comparazione dell’amministrazione Lonati quindi non è corretta.  

Il risultato da considerare è una diminuzione dei costi del 9,67% che corrisponde a meno del 2% anno (1,934%). Non si tratta sicuramente di un risultato lusinghiero considerato l’impegno dei cittadini derivante dal modo di raccolta (mastella). 

Come mai, nonostante l’impegno dimostrato dalla cittadinanza, si è riusciti solo a risparmiare un 1,934% anno?

Per l’anno 2018, inspiegabilmente, la diminuzione dei costi s’interrompe. Si passa da 1.768.675 euro del 2017 a 1.773.647 euro del 2018 con un aumento di 4.972 euro. I costi aumentano inspiegabilmente dello 0,28%.

Perché? Il sistema di raccolta (mastella) ha raggiunto i suoi massimi risultati? Cosa non funziona?

Nel 2017 sono stati eseguiti accertamenti che hanno prodotto un’entrata per l’amministrazione comunale di 200.000 euro.

Queste somme incassate non hanno prodotto alcun beneficio per i cittadini. Non sono state considerate per una riduzione dei costi TARI. Sono cadute nell’avanzo di gestione e come tante altre perse per la comunità.

Per una famiglia di quattro persone con un alloggio di circa 80 mq, considerare le somme derivanti dagli accertamenti nei conti TARI, avrebbe fruttato una riduzione di 25 euro. Cioè invece che 217 euro 192, un 11,50% in meno.

Perché la somma di 200.000 euro non è stata considerata quando poteva produrre un vantaggio sia pur lieve per i cittadini? Come mai? 

Sicuramente sindaco e assessore si barricheranno dietro impedimenti burocratici. 

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