Chi sarà il nuovo presidente del consiglio comunale? Le dimissioni dalla carica istituzionale e da consigliere di Roberto Corda sono diventate un banco di prova per la compagine amministrativa. Sì, perché nel consiglio comunale di lunedì 8 (alle 19,30) andranno in scena l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale e la surroga di Corda. Un doppio impegno che, oltre essere gravido di rischi, dirà anche che strategia si è ritagliata la giunta Zancanaro per proseguire senza scosse il cammino amministrativo. Infatti se la nomina ad assessore di Mario Bartezzaghi sembra essersi raffreddata per le rivelazioni di Stataleforum, non è per contro chiaro se l’ipotesi circolata di eleggere l’ex sindaco Enzo Tenti (Insieme per Vittuone) a presidente del consiglio comunale resta o no un’opzione possibile.
O se è stata invece una semplice boutade. Certo, se lui accettasse per la maggioranza i problemi sarebbero in gran parte risolti in quanto potrebbe contare sul suo appoggio e soprattutto non avrebbe più una spina pungente nel fianco, anche per via del ruolo super partes che la carica gli imporrebbe. Chissà… Ma la soluzione si potrebbe trovare in casa promuovendo per esempio da vicepresidente a presidente il consigliere Livio Fagnani. Può darsi che alla fine sia proprio questa la scelta. Sul fronte della surroga tutto invece appare più complicato. Il primo dei non eletti è Ezio Massimo Marcello Manini, che da quanto si sa da alcuni mesi è un iscritto al circolo Fratelli d’Italia che in campagna elettorale era partner della lista di Tenti. Il che, sempreché accetti la nomina, rischia di indebolire numericamente la maggioranza se dovesse schierarsi con Tenti. I problemi non mancano…
O se è stata invece una semplice boutade. Certo, se lui accettasse per la maggioranza i problemi sarebbero in gran parte risolti in quanto potrebbe contare sul suo appoggio e soprattutto non avrebbe più una spina pungente nel fianco, anche per via del ruolo super partes che la carica gli imporrebbe. Chissà… Ma la soluzione si potrebbe trovare in casa promuovendo per esempio da vicepresidente a presidente il consigliere Livio Fagnani. Può darsi che alla fine sia proprio questa la scelta. Sul fronte della surroga tutto invece appare più complicato. Il primo dei non eletti è Ezio Massimo Marcello Manini, che da quanto si sa da alcuni mesi è un iscritto al circolo Fratelli d’Italia che in campagna elettorale era partner della lista di Tenti. Il che, sempreché accetti la nomina, rischia di indebolire numericamente la maggioranza se dovesse schierarsi con Tenti. I problemi non mancano…