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La Caritas parrocchiale in occasione dell’avvento ha lanciato l’iniziativa “Il resto sospeso”. Si tratta di una proposta che dà la possibilità alle persone che fanno la spesa in alcuni negozi del paese di lasciare il resto in apposite scatole contraddistinte dal logo della Caritas parrocchiale. Un bellissimo gesto di solidarietà. E in questa nota che ricevo e pubblico la Caritas dà conto della bella iniziativa. Se a oggi non sappiamo quanto frutterà  in termini economici questa nostra iniziativa (è ancora in corso) già  sappiamo quanto sia stata proficua sul piano umano. Uno degli obiettivi che l’iniziativa voleva avere era quello di mettere in circolo la carità anche su tutto il territorio, sensibilizzando tutta la comunità sedrianese su quelli che possono essere i disagi e i bisogni di alcuni cittadini. E’ così che, distribuendo le  cassettine per la  raccolta dei “resti” un esercente del paese ci ha espresso il desiderio di voler mettere a disposizione i propri spazi e la propria  professionalità per offrire gratuitamente un pasto a persone sole o che si trovano in difficoltà economiche per la mancanza di lavoro.

Un modo per festeggiare il Natale ormai imminente. Contattando anche i servizi sociali comunali quindi abbiamo individuato dei possibili “invitati“ che sono stati subito contattati. Dodici di loro hanno risposto con entusiasmo all’invito e così, lunedì 11 dicembre, in una suggestiva atmosfera prenatalizia, mentre all’esterno scendeva un lieve nevischio, nel tepore di un ambiente decisamente familiare, insieme, abbiamo festeggiato il Natale. Nulla a che vedere con la noia di alcuni pranzi formali…
Il pranzo, ottimamente preparato. è stato sicuramente apprezzato ma, forse, quello che più ha fatto bene al cuore di tutti è stato proprio lo stare insieme, l’ascoltarsi, il raccontarsi, l’esserci.
Il gestore del locale ha inoltre proposto una tombolata offrendo lui stesso dei premi. E’ seguito lo scambio finale di auguri e il dono di un piccolo presente a tutti i partecipanti da parte del gruppo Caritas.
Cosa dire di questa giornata …
Il messaggio di Papa Francesco per la prima giornata mondiale dei poveri è stato perfettamente recepito dal nostro concittadino e da tutta la sua famiglia: “Non amiamo a parole ma con i fatti. Tendiamo la mano ai poveri, per incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. Con la loro fiducia e disponibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre”.
In un mondo dove fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, ci è sembrato giusto condividere questa bella notizia perché sempre più possiamo convincerci che il bene esiste e che tutti possiamo concorrere, in vari modi, alla sua realizzazione.
E… chissà mai che queste iniziative possano moltiplicarsi!

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