La data delle elezioni non è stata ancora fissata, ma le forze politiche sono ho già proiettate all’appuntamento con le urne che presumibilmente si terranno in maggio. Infatti, nonostante le feste, il loro pensiero è ricercare candidati e alleanze per presentarsi con le carte in regola davanti agli elettori. Sì, sono tante le voci che circolano negli ambienti politici, ma c’è una particolarmente suggestiva e intrigante che se dovesse materializzarsi potrebbe ridisegnare e scompaginare gli scenari. Quale? La voce indica nella celebre formula di Lenin “un passo indietro e due avanti” la via d’uscita dallo stallo in cui sembra finita con argo anticipo la politica cittadina.
Cosa significa? Che centrosinistra e centrodestra devono ripensare le strategie con candidati diversi da quelli che oggi sono in pole position per allargare gli schieramenti. Sul fronte del centrosinistra se Giancarlo Lonati, sindaco uscente, facesse un passo indietro si aprirebbe la possibilità di una coalizione larga con le liste civiche di Enrico Montani e Giuliano Colombo, con la possibile lista di Paolo Pedroli, con quella della sinistra di Roberto Correnti e di altre formazioni che gravitano nell’area. Un’alleanza ampia e competitiva, ma Lonati si farà da parte per sbloccare vecchie rigidità e favorire così l’ipotetica intesa? Sul versante del centrodestra si ripropone lo stesso schema in iquanto la candidatura di Ermes Garavaglia non incontra il gradimento di tutti i potenziali alleati con la Lega nord in testa. Se anche lui si tirasse indietro si potrebbero creare condizioni nuove per una candidatura unitaria come per esempio quella del leghista Angelo Cozzi, che essendo innovativa e di rottura potrebbe suggellare la differenza. Ma lo farà? Quel che sembra invece plausibile è che un centrodestra diviso non andrebbe neppure al ballottaggio. Basterà la minacciosa prospettiva per cambiare in corsa le strategie?