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In primavera si andrà alle urne per rinnovare l’amministrazione comunale, ma non sembra che la scadenza, pur dietro l’angolo, animi più di tanto le forze politiche. Infatti se ne stanno buone buone come se aspettassero un misterioso segnale, che però tardando ad arrivare si accontentano di fare melina per far passare il tempo in attesa del “miracolo”. Ma chissà mai se arriverà… Quel che è certo i cittadini non paiono granché interessati all’appuntamento elettorale, se è vero che in occasione della fiera autunnale si sono rigorosamente tenuti alla larga dai banchetti dei partiti con cui cercavano di marcare la propria presenza e nel contempo attirare l’attenzione di curiosi e passanti. Una disaffezione per la politica  come forse mai si era visto in città, un’indifferenza che non lascia intravedere, al di là delle manovre pirotecniche delle forze politiche, grande partecipazione alla campagna elettorale prima e alle urne dopo.

Del resto le ultime elezioni in Sicilia insegnano, visto che hanno segnato il punto più basso di partecipazione al voto. Le premesse non sono dunque entusiasmanti, anche perché da quel che si è notato sinora in pista sono tornati i personaggi che nella passata competizione erano stati bocciati dagli elettori e ora dopo 5 anni si ripropongono come se fossero nuovi di zecca. Ci vorrà ben altro dei redivivi per cancellare disillusioni, riaccendere speranze, scaldare il cuore degli elettori. Oggi, invece, sembra che il vuoto pneumatico domini in lungo e in largo. Gli schieramenti sono tutti in alto mare o quasi. Sul fronte del centrodestra, dopo la candidatura forse affrettata di Ermes Garavagliacon il nuovo soggetto politico denominato Bareggio nel cuore, non si sono al momento registrate iniziative volte a coagulare un’alleanza larga, che vada da Fratelli d’Italia alla Lega nord passando per Forza Italia, Alleanza popolare e magari per qualche lista civica. Anzi il Carroccio sembra orientato a correre da solo. Sul versante del centrosinistra lo scenario appare frammentato, come sempre. La “sinistra sinistra” sta lavorando per creare una propria formazione per correre presumibilmente da sola almeno in prima battuta. L’unica certezza è che il sindaco uscente Giancarlo Lonati (Pd) si ricandida e probabilmente sostenuto, oltre che dal suo partito, da Io amo Bareggio. Nel nulla che incombe sovrano ha chance di andare al ballottaggio e poi con gli apparentamenti giusti vincere le elezioni. Il M5S, salvo indicazioni dall’alto, difficilmente si alleerà con qualcuno e questo non lo aiuterà a tagliare il traguardo non potendo che contare sul simbolo come forza attrattiva. Restano le liste di Enrico Montani (Voi con noi e In volo) e diMonica Gibillini (Bareggio 2013) che coalizzandosi e imbarcando per strada qualche altro partner potrebbero diventare competitivi. Ma per adesso sono solo possibilità ipotetiche, ma potrebbero diventare realtà. 


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