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Tanta superficialità e incompetenza e come se non bastasse anche insopportabile arroganza. L’implacabile ritratto che il consigliere Enrico Montani (Voi con noi) consegna all’opinione pubblica degli amministratori comunali a seguito all’esame della proposta di piano urbanistico attuativo PAr1 interessante l’area inedificata, che è ubicata tra le vie San Protaso e Santo Stefano. E in questa nota che ricevo e pubblico motiva la sua dura presa di posizione.
L’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giancarlo Lonati, titolare dell’urbanistica e edilizia privata, e dall’assessore ai lavori pubblici Ivan Andrucci, ha messo in mostra tutta la superficialità e incompetenza che la caratterizza, mettendo oltretutto in campo a propria difesa un’insopportabile arroganza.
L’atteggiamento aggressivo si è rivelato ancor più sgradevole quando oltre ai commissari che chiedevano legittime spiegazioni, è stato indirizzato ai cittadini presenti residenti in via Santo Stefano che hanno avuto il solo “torto” di chiedere l’asfaltatura di questa strada in deprecabili condizioni, l’unica via di Bareggio ancora sterrata.
Da subito si è capito che il sindaco ha portato in commissione la proposta di piano urbanistico senza essere a conoscenza effettiva del suo contenuto, evidentemente nemmeno ha letto la relativa documentazione.
Infatti, non conosceva i risultati dell’indagine idrogeologica e di valutazione del clima acustico, così come ha dato dimostrazione di completo disinteresse di ogni considerazione che riguarda il comportamento sismico dei fabbricati che si costruiranno, nonostante questo argomento sia di importante attualità.
Non hanno saputo dare risposte all’interrogativo riferito alla previsione di un parcheggio in una porzione di area con destinazione agricola.
Piuttosto che utilizzare le risorse finanziarie provenienti dall’attuazione del piano, per l’asfaltatura della via Santo Stefano prevedendo percorsi ciclabili e pedonali sicuri e il completamento della fognatura, opere necessarie e di estrema urgenza, preferiscono far realizzare parcheggi di inutile utilità pubblica in fronte alla via San Protaso. A domande precise che hanno chiesto giustificazione per questa scelta disgraziata nessuna risposta.
La documentazione presentata non contiene la verifica di permeabilità dell’area, cioè l’esatto rapporto della parte verde, quella di dotazione dei parcheggi per le abitazioni che si edificheranno, della densità arborea e dei rapporti di copertura, l’impronta dei fabbricati sull’area. Tutti aspetti qualitativi di rilevante importanza. Inoltre, nemmeno prende in considerazione il regolamento per l’edilizia sostenibile introdotto dal consiglio comunale nell’anno 2006. Aspetto di cui il sindaco dovrà dare giustificazione.
Il piano attuativo presentato non contiene proposte innovative e di importante utilità pubblica per la nostra comunità. Soddisfa esclusivamente l’interesse privato del lottizzante, di chi costruirà. Si tratta di un “progetto vecchio”, di un modo di edificare e completare gli spazi urbani in uso trent’anni fa. Bareggio ha bisogno di altro, di qualcosa di nuovo, di qualcosa di attuale, di qualcosa di bello.
La superficialità e l’inadeguatezza del sindaco e del suo assessore porteranno a inevitabili generali ripercussioni negative per la qualità degli edifici che si realizzeranno e per le loro aree di pertinenza ma anche per gli spazi pubblici interessati.

Crediamo sia utile e di pubblico interesse utilizzare le risorse finanziarie che derivano dall’attuazione del piano per la sistemazione della via Santo Stefano, per la quale dopo quattro anni il Sindaco non ha ancora un progetto. Di un nuovo parcheggio di 1.000 metri quadrati sulla via San Protaso possiamo farne a meno. La sua pubblica utilità è palesemente dubbia. Interessa solo a chi andrà a costruire. Sono interventi di rilevante interesse pubblico e di risoluzione delle emergenze di cui abbiamo bisogno. Di queste “tacconate” non sappiamo che farne.

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