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Municipio di Sedriano
Il braccio di ferro fra l’ex segretaria comunale Lucia Pepe e l’amministrazione comunale per il riconoscimento dei diritti di segreteria si risolve in una severa sconfitta per l’ente. Sì, perché il Tribunale di Milano – Sezione lavoro a cui si era rivolta l’ex segretaria per far valere le sue rivendicazioni le ha dato pienamente ragione su tutta la linea. Infatti l’organo giudicate nell’accogliere il ricorso presentato dalla dottoressa Pepe le riconosciuto il diritto alla corresponsione dei diritti di segreteria come indicati nella sua istanza e condanna il Comune di Sedriano a corrisponderle la somma complessiva di 7.670,35 euro di cui 6.153,47 euro per il 2015 e 1.516,88 euro per il 2016.

Una causa che forse non doveva neppure nascere, visto che il comma 2 bis dell’art.10 del D.L. n. 90 del 24/06/2014, convertito nella Legge 114/2014, prevede che una quota del provento annuale spettante al Comune è attribuita al segretario comunale rogante in misura non superiore a 1/5 dello stipendio in godimento negli enti locali privi di dipendenti con qualifica dirigenziale. Ma l’amministrazione comunale si è regolata diversamente con la conseguenza che si è inevitabilmente innescata la vertenza in cui alla fine è risultata soccombente. Pepe aveva assunto la guida della segreteria il 4 agosto 2014 quando il municipio era retto dalla commissione straordinaria per poi lasciare l’incarico il 14 marzo 2016 e assumere servizio al Comune di Agrate Brianza.

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