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Ivana Marcioni
Stefano Zancanaro
Il gruppo ViviAmo Vittuone ha esaurito il bonus che aveva concesso all’amministrazione Zancanaro più per riorganizzarsi che per altro ed è partito all’attacco per incalzare e denunciare -dal suo punto di vista- contraddizioni, incoerenze e carenze. Sott’accusa è finito il sindaco Stefano Zancanaro per l’esercizio della sua professione privata (architetto) sconfinata, a giudizio del gruppo, nella sfera pubblica. Infatti ha presentato un’interrogazione, a firma di Ivana Marcioni, per chiedere conto allo stesso primo cittadino come mai

non abbia rispettato “l’art.78 terzo comma del TUEL che prevede il dovere di astensione dall’esercizio di attività libero professionale in materia di edilizia privata e pubblica per gli amministratori comunali competenti in materia di urbanistica, edilizia e lavori pubblici”. Secondo Viviamo Vittuone, invece, nonostante che “i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici debbano astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato, Zancanaro ha firmato “come progettista e direttore lavori il permesso di costruire del Comune di Vittuone n.12/2016 rilasciato il 13 ottobre 2016”. Un atto, a suo dire, incompatibile, oltre che un biglietto da visita non proprio eccellente per un pubblico amministratore. Abbastanza per sollecitare il sindaco con l’interrogazione “a fornire in consiglio comunale la seguente risposta: perché non ha osservato il decreto legislativo 267/2000 rispettando le regole indicate nel TUEL?”.

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