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Il Pd, come sanno i lettori di Stataleforum, hanno avuto da ridire che il sindaco al raduno della Lega nord a Pontida sfoderasse una maglietta con la scritta Vittuone. E per dare visibilità alla loro presa di posizione hanno diffuso volantini. Uno di questi è stato lasciato alla casella postale dell’ex consigliere comunale bareggese Franco Biffi, che non ha gradito. E in questa nota che ricevo e pubblico prende posizione contro l’iniziativa che ha trovato del tutto inopportuna.

Dopo aver portato alle dimissioni prima l’assessore Roberto Stellini e poi il sindaco Fabrizio Bagini consegnando il nostro Comune a un commissario qualcuno sta cercano  di riemergere  tirando per la giacchetta, anzi per la felpa l’attuale sindaco Stefano Zancanaro. Mi riferisco alle persone che hanno riempito le caselle dei vittuonesi  con un foglio dal titolo “Non a nostro nome”. Seguendo la logica di chi scrive, viene da chiedersi perché tale foglio è stato messo anche nelle caselle di chi non la pensa come loro. Riconosco che sto parlando del nulla, ma è il nulla che emerge dal volantino. Molti indossano la felpa del paese a loro caro. Il sindaco Zancanaro è cresciuto in questo paese, vi ha fatto le scuole, ha frequentato l’oratorio. Può benissimo portare la felpa con la scritta Vittuone ovunque, al cinema, allo stadio, anche a Pontida. Può, con quella felpa, anche battere le mani al signor Salvini senza incorrere nella censura di nessuno. Non voglio difendere il sindaco ma un volantino così vuoto superficiale e arrogante verso il mondo della Lega, consegnatomi a domicilio meritava una risposta. Anticlericali da sempre. Favorevoli alla dismissione del crocefisso dalle scuole, dagli ospedali e dai tribunali, contrari al finanziamento alle scuole paritarie cattoliche, per non parlare di aborto e matrimoni, i nuovi guelfi sono riusciti a coinvolgere con due righe anche l’attuale Papa rendendo il volantino ancora più misero. Per ripresentarsi al paese ci vogliono argomenti più seri, concreti e legati al territorio. Dopo i burrascosi avvicendamenti  preelettorali forse è il caso che queste persone si presentino  ai cittadini  con nome e cognome e non solo col logo del PD. Sarebbe una occasione per  farsi conoscere meglio e per avviare confronti in assemblee pubbliche, anche sul nulla.                                                                  

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